Disney. Raya e l'ultimo drago, una principessa fuori dagli schemi

Articolo di: 
Elena Romanello
Raya

Continua la serie di film che non vedranno mai i cinema ma che escono direttamente sulle piattaforme on line e per l'home video: stavolta tocca a Raya e l'ultimo drago, della Disney, ormai rassegnata o contenta di distribuire così i suoi film.

Raya e l'ultimo drago è il primo film ad essere stato realizzato da casa dai suoi artisti, unendo un team di creativi per lo più dal Sud Est asiatico, per raccontare una fiaba fantasy ecologista ispirata proprio a quel mondo, tra Thailandia, Vietnam, Cambogia, Birmania, Indonesia, Filippine e Laos.

Nel regno di Kumandra gli esseri umani vivevano in armonia con i draghi, finché un giorno non arrivano i terribili spiriti Druun, capaci di trasformare gli esseri viventi in pietra. I draghi si sacrificano per salvare i loro compagni, tutti tranne uno, Sisu, che forgia una gemma con cui si annientano i Druun. Purtroppo la gemma si spezza e così l'unione dei regni umani, che iniziano a contendersi il potere, chiamandosi ognuno con una parte del drago e tenendo ognuno un pezzo della pietra magica.

Cinquecento anni dopo, i Druun sono ricomparsi e Raya, principessa di Cuore, vede suo padre trasformarsi in pietra: diventata adulta, va in cerca di un modo per riunire i pezzi della gemma, incontrando vari amici, anche imprevedibili, e scoprendo che Sisu è ancora vivo. Raya è una nuova principessa Disney, che non cerca nemmeno lei il Principe azzurro, come Vaiana, Elsa e Merida, ma cerca di rimettere insieme un mondo e riportare alla vita le persone amate, con come compagni una piccola ladra con le sue scimmiette, un ex guerriero rimasto solo dopo che il suo popolo è stato pietrificato e un ragazzino che fa il traghettatore.

Una vicenda per molti insolita, una quest fantasy tra mondi esotici molto interessanti, diversi dalle solite ambientazioni cinesi e giapponesi, e testimoni di altre culture, meno note ma non meno interessanti, dove i draghi sono di nuovo animali di grande saggezza.

Gli appassionati di animazione orientale non potranno non vedere dei riferimenti a Miyazaki e alle sue eroine, Raya è più vicina a Nausicaa che non ad Elsa e Vaiana, nella sua ricerca di un mondo davvero migliore. E Susu e gli altri draghi sembrano usciti dalla penna del maestro, con una somiglianza spiccata con il Drago dell'Acqua de La città incantata, oltre ad avere affidate le scene più belle, tra cui una che fa esultare.

Raya e l'ultimo drago è un film di puro incanto per tutta la famiglia, che piacerà anche a chi è più grande e ama la cultura orientale, un inno al voler ricomporre il proprio mondo con un nuovo inizio, mai così prezioso come in questo momento.

Pubblicato in: 
GN20 Anno XIII 23 marzo 2021
Scheda
Autore: 
Elena Romanello
Anno: 
2021