Mulan, l'eroina nazionale cinese

Articolo di: 
Elena Romanello
mulan

Continua la serie di live action ispirati ai cartoni animati Disney degli ultimi decenni, e questa volta è il turno di Mulan, dal cartone animato del 1998, che arriva direttamente su piattaforma causa crisi dei cinema a causa della pandemia.

In questo momento, raccontare una storia ambientata in Cina, Paese non certo amato, è un azzardo, e tra l'altro anche nella sua patria ha suscitato non poche critiche. Oltretutto, l'interprete della protagonista, la giovane Liu Yifei, ha suscitato varie perplessità per come si è schierata, senza se e senza ma, a favore del regime di Pechino contro Hong Kong, e il film sarebbe stato girato vicino ai campi di internamento degli Uiguri, la minoranza musulmana da tempo perseguitata. 
Quindi, un film che arriva preceduto da polemiche e non certo nel momento migliore, ben lontano dalla situazione di fine anni Novanta, quando si guardò a questo adattamento disneyano di una leggenda cinese con piacere, anche perché la storia di Fua Mulan ha ispirato tantissime donne guerriere orientali, a cominciare da quelle dei manga e degli anime.

Aldilà però delle polemiche il film non è forse il migliore live action Disney di sempre, ma è piacevole, godibile, interessante, con diversi cambiamenti rispetto al cartone animato (meno male, le fotocopie stile Il Re Leone non sono il massimo) e più vicinanza con la storia originale. Manca infatti il draghetto Mushu e l'interesse sentimentale della protagonista non è più il suo capitano (Meetoo impone) ma un suo compagno d'armi, mentre il superiore diventa una sorta di figura paterna.
Una vicenda protofemminista, che ricorda un capitolo lontano della storia cinese, con echi dei film d'avventura fantastica cinese, i cosiddetti wuxia, di cui sono arrivati negli anni vari esempi anche qui in Occidente, basti pensare a La tigre e il dragone, Hero e La foresta dei pugnali volanti, non certo privi di fascino.

Il cast è fortunatamente tutto orientale, e vede volti noti come il veterano Jet Li nel ruolo dell'Imperatore, la bellissima Gong Li nella parte della guerriera strega Xian Lang e Jason Scott Lee, interprete di cult anni Novanta come Dragon e Rapa Nui, qui iriconoscibile come perfido Bori Khan.

Il cinema, con le storie di fantasia, deve anche aiutare a superare i momenti difficili, e ricordare, oltre le polemiche e gli asti, la bellezza della fantasia, delle storie narrate, delle culture che si incontrano, scoprendo che ci sono anche tante cose che accomunano. E Mulan riesce in questo, malgrado il momento.

Pubblicato in: 
GN8 Anno XIII 28 dicembre 2020
Scheda
Anno: 
2020