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Festival Enescu. Santa Cecilia e l'Orchestra della RAI a Bucarest
Il Festival Internazionale George Enescu è giunto alla sua XXI edizione: intitolato ad uno dei maggiori compositori e violinisti rumeni, si tiene a Bucarest, capitale della Romania, dal 1958 ogni tre anni ed è organizzato con il patronicnio del Presidente della Romania Traian Băsescu; il direttore artistico del festival è Ioan Holender. Dal prossimo primo di settembre fino al 28, il festival si apre ad un programma che inoltre accoglie le due maggiori orchestre italiane, l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l'Orchestra Sinfonica della RAI, insieme alle principali rappresentanti del panorama europeo: a cominciare dalla Staatskapelle Berlin diretta da Daniel Barenboim, e con solista Radu Lupu; la London Philarmonic Orchestra diretta da Vladmir Jurowsky e la Rundfunk di Berlino condotta da Marek Janowski, solo per citare tre nomi.
George Enescu (Liveni, 19 agosto 1881 – Parigi, 4 maggio 1955), di cui sono celebri soprattutto le due rapsodie romene, una e due, composte tra 1901 e 1902, si trasferì nel 1895 a Parigi per continuare i propri studi e conobbe l'ambiente musicale dell'epoca: suonò insieme a Pablo Casals, Fritz Kreisler, Eugène Ysaÿe, Alfred Cortot, Jacques Thibaud, Maurice Ravel e Béla Bartók. E' notevole anche la sua carriera come direttore d'orchestra, le sue sinfonie come le suite per orchestra tra cui spicca il Poema rumeno. Dopo la seconda guerra mondiale si stabiliì definitivamente nella capitale francese dove è sepolto al Père Lachaise. Proprio al Festival Enescu, nella prima edizione si ebbe la prima nazionale dell'opera Edipo nel 1958.
Il Festival a lui dedicato è il festival rumeno più importante in ambito musicale ed inoltre di lunga durata (quasi un mese), detenendo un posto di primaria importanza a livello mondiale per il programma, da sinfonico a lirico fino al balletto; la presentazione ed i workshop sulle nuove leve contemporanee, la “Musica del XXI secolo”, e la presenza dei più raffinati interpreti – da Fazil Say a Katia Batiashvili - insieme alle orchestre di rango internazionale come la Concertgebouw di Amsterdam od i Münchener Philharmoniker, questi ultimi per la prima volta al festival, insieme all'orchestra principale dedicata al compositore dedicatario, completa di coro: la Filarmonica ed il Coro George Enescu.
Il Festival si svolge nei capoluoghi romeni, da Bucharest a Iași, Timișoara e Cluj, presentando tra l'altro una versione di Dracula in balletto della Vortice Dance Company portoghese con musiche di Wojciech Kilar, Philip Glass, S. Rachmaninov, Lou Reed; e The Infernal Comedy con John Malkovich. La Tetralogia wagneriana sarà diretta da Marek Janowski con la Rundfunk Sinphonieorchester di Berlino.
Oltre 150 eventi, inseriti nel progetto della Creative Bucharest, accoglieranno gli ospiti del festival come delle città dove si svilupperanno: oltre alle sovracitate, anche Arad, Bacău, Braşov, Oradea, Sibiu and Timișoara.
Per i nostri lettori italiani in particolare saremo lì dal 10 al 12 settembre a seguire i concerti dell'Orchestra e del Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia che, seguendo la bacchetta di Antonio Pappano l'11 settembre eseguirà Ravel con Une barque sur l'océan; il poema sinfonico Vox Maris di Enescu (solista il tenore Marius Vlad Budoiu) e la Sinfonia dal Nuovo Mondo di A. Dvořák. Sempre nella Palace Grand Hall il 12 settembre, Pappano dirigerà il Requiem di Verdi con i solisti Liudmyla Monastyrska; Ekaterina Semenchuk; Johan Botha e René Pape. L'Orchestra Sinfonica della RAI aprirà il suo concerto del 10 settembre diretto da Juraj Valcuha - che nello stesso giorno alle 17 dirigerà il "Voces" Quartet sull'Arte della Fuga di Bach - con il poema sinfonico Le Fontane di Roma di Respighi, Il Mare di Debussy e Daphnis e Chloé di Ravel. I due concerti della George Enescu Philarmonic Orchestra che seguiremo saranno entrambi diretti da Rudolf Buchbinder (anche solista) e dedicati ai concerti per piano ed Orchestra di Beethoven, l'11 ed il 12 settembre.