IUC. La 75° stagione inaugura festosa con Les Arts Florissants

Articolo di: 
Daniela Puggioni
IUC. Les Arts Florissants

Martedì 15 ottobre scorso l'Aula Magna della Sapienza Università di Roma era gremita di un pubblico attento e partecipe che ha lungamente acclamato il gruppo di Les Arts Florissants, per il primo concerto dedicato alla esecuzione dei Madrigali a cinque voci di Carlo Gesualdo da Venosa. Les Arts Florissants, uno dei più famosi e importanti ensemble vocali e strumentali specializzati nella musica barocca, fu fondato nel 1979 da William Christie, quest'anno dunque ricorre il 40° anno di attività.

Nel concerto svoltosi all'apertura della stagione della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti ha presentato una selezione di Madrigali dal Primo e dal Secondo Libro (1594) e l’Integrale del Terzo Libro (1595). Questo concerto è parte del progetto europeo in collaborazione con Cité de la Musique - Philharmonie di Parigi, che prevede l’esecuzione completa dei Sei Libri di Madrigali in città come Parigi, Madrid, Siviglia, Essen, New York e che la IUC propone in esclusiva per l’Italia, ma che essendo partita un anno dopo alla IUC, ha presentato solo una selezione del Primo e del Secondo Libro. L'esecuzione dei madrigali è parte integrante del Gesualdo Project “work in progress” di diverse iniziative oltre ai concerti fino a 2021 in collaborazione con Istituzione Sistema delle Biblioteche di Roma, Teatro di Roma, Sapienza Università di Roma (MLAC e Dipartimento di Architettura e Progetto), Conservatorio “Santa Cecilia”di Roma, Radio Vaticana e IucTube.

Carlo Gesualdo principe di Venosa fu musicista dilettante nel senso proprio del termine, in quanto compose per suo esclusivo piacere, non dipendendo da un committente ma solo da sé stesso. Fu un abile liutista, trasferì le soluzioni musicali dello strumento alla composizione di madrigali, sperimentò così liberamente ardite soluzioni armoniche e dissonanze inusuali per l'epoca. I suoi madrigali sono giunti sino a noi a differenza di tanti altri, perché uno stampatore genovese, Giuseppe Pavoni, stampò la Partitura delli sei libri de' Madrigali dell'Illustrissimo, Excellentiss. Prencipe di Venosa, un modo inusuale allora quando si stampavano le parti separate dei madrigali, motivo per cui tanti sono perduti. I madrigali di Gesualdo furono a lungo studiati come modelli di contrappunto, divenendo strumenti di insegnamento.

I primi due libri furono stampati nel 1594 a Ferrara dove andò quando si sposò in seconde nozze con Eleonora d'Este, ma furono composti prima e pubblicati come se fosse una iniziativa dei musicisti al suo seguito e dedicati al lui, perché per un uomo del suo rango era disdicevole pubblicare a suo nome. Sono madrigali composti secondo la prima maniera che aveva già abbandonato e sono le uniche due raccolte in cui usò testi di Torquato Tasso (1544-1595), in maggioranza sono ben dieci e poi anche molti di Giovanni Battista Guarini(1538-1612). I testi usati sono tutti di poeti contemporanei non ci sono né di Petrarca, né di Ariosto, né di altri usati dagli altri madrigalisti; Petrarca, lo ricordiamo, fu indicato dal cardinale Pietro Bembo come il modello a cui ci si doveva ispirare in poesia, lo stesso Tasso è un petrarchista. Nella scelta dei testi Gesualdo non si uniforma ai modelli precedenti ma sceglie testi brevi, è uno dei motivi per cui i testi di Tasso successivamente non furono più usati. La poesia edonistica e con allusioni erotiche di Guarini, poeta appartenente all'ambiente ferrarese, appare già nel primo libro di madrigali. Gesualdo di Guarini mette in musica una sola stanza tratta dalla Canzon de'baci, Baci soavi divisa in due parti, e di Tirsi morir volea mette in musica solo nove versi su ventuno, divisi in due madrigali. Il musicista, eliminò così la parte in cui si palesa che la morte è la metafora allusiva dell'orgasmo, si sofferma, invece, sulla pena amorosa e non sull'appagamento. Questi madrigali sono stati tra i madrigali eseguiti del Primo libro insieme a Bella Angioletta su testo del Tasso e Son sì belle le rose di Livio Celiano

A Ferrara incontrò Luzzasco Luzzaschi, che ammirava, ma già da prima in questi due primi libri se ne avverte l'influenza nel contrappunto. Gesualdo usa anche il recitativo accordale, in cui alla sillaba  accentata corrisponde la nota lunga, alla sillaba atona la nota breve generando una polifonia omofonica e omoritmica con pochi e brevi melismi. Nel Secondo libro la scelta dei testi pur utilizzando ancora testi di Tasso e di Guarini, O come è gran martire, che è stato tra quelli scelti nella esecuzione, ben sette non sono attribuiti, una tendenza  che si accentuerà nei libri successivi successivi. Il Terzo libro, che è stato eseguito integralmente, fu pubblicato 1595 dopo il ritorno a Ferrara, insieme al Quarto segna un deciso cambiamento guidato sempre più nella scelta dei testi dalla brevità, questa volta su diciassette madrigali solo in quattro testi è indicato l'autore: tre del Guarini, mai messi in musica da altri, e il quarto di Annibale Pocaterra, uno dei gentiluomini ferraresi che scriveva per i compositori al servizio del duca. Compaiono alcune tipicità compositive: armonia spiccatamente cromatica, accordi accostati imprevedibilmente, con dissonanze libere e inusuali, costruzioni formali con contrasti violenti, soluzioni impreviste. La scelta dei temi si concentra sul mal d'amore, gioia e dolore, vita e morte.

Il gruppo di Les Arts Florissants ha interpretato magistralmente le composizioni, i diversi componenti che si sono alternati nell'esecuzione, hanno mostrato una notevole  padronanza della lingua italiana, cosa non facile, dando espressione al testo, intonando con accordo perfetto e squisita musicalità i madrigali e fondendo armoniosamente i diversi timbri delle voci. Scroscianti e lunghi applausi hanno scandito l'esecuzione con una entusiasta standing ovation finale.

Pubblicato in: 
GN42 Anno XI 23 ottobre 2019
Scheda
Titolo completo: 

IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti
Sapienza Università di Roma

75ª Stagione musicale 2019-2020
Aula Magna
Martedì 15 ottobre 2019 ore 20.30

Gesualdo Project

Carlo Gesuldo da Venosa (1566-1613)
 
estratti dal 1°e 2°libro dei Madrigali a 5 voci e 3°Libro dei Madrigali a 5 voci
            
Les Arts Florissants
Paul Agnew tenore e direzione
Miriam Allan    soprano
Hannah Morrison soprano
Melodie Ruvio   soprano
Sean Clayton    tenore
Edward Grint    basso