Kha Records. L'intarsio per chitarra di Andrea Belmonte

Articolo di: 
Livia Bidoli
Kha Records Belmonte

L'etichetta discografica indipendente Kha Records la conosciamo approfonditamente per aver inciso moltissime delle perle pianistiche di Alessandro Stella, anche ascoltato dal vivo in vari parterre speciali, come la Fondazione Scelsi a Roma. In questa perla chitarristica ascoltiamo invece Andrea Belmonte, nato a Napoli nel 1996 e che affronta un repertorio in questo CD intitolato Vocal Cords, Italian Themes for Guitar, da Brescianello a Zani de Ferranti, per darne una cognizione cronologica.

Andrea Belmonte è dilpomato in chitarra classica presso il conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza con una tesi particolare sul flamenco, Il canto jondo nella musica colta: da Domenico Scarlatti a Leo Brouwer, ha ultimato poi i suoi studi con la tesi di laurea specialistica Virtuosismi e matamorfosi a sei corde dal Settecento ad oggi, abbracciando un vasto periodo musicale che nel disco ascoltiamo in una variopinta scelta.

La particolarità del cd è l'accostamento di autori celebri come Paganini e Rossini ad altri meno noti come Legnani, Carcassi e Regondi, solo per citarne tre per gli altri. Cominciamo però seguendo l'indice dei brani e quindi dall'Adagio di Giuseppe Antonio Brescianello (Bologna, 1690 - Stoccarda, 1757) che è tratto dalla Colascione Partita III.Toni soffici ed impalpabili sono caratteristici sia del tocco di Belmonte che si adegua squisitamente alla partitura di Brescianello, autore a lungo ignorato e che si situa tra barocco e classicismo, in questo lavoro poi si sottolinea lo stile originato dalla musica scritta per liuto barocco su un tessuto concretamente vivaldiano nell'intereccio dei motivi enelle ripetizioni del fraseggio. Le linee melodiche scorrono quasi impercettibilmente in questo cd tra un estratto ed un altro, quasi formulando una farfalla di colori. Il seguente Niccolò Paganini (Genova, 1782 - Nizza, 1840) per cui qualsiasi parola suona come una perifrasi di tomi su tomi stesi su questo virtuoso senza eccezioni, si articola nei Ghiribizzi, e poi l'altro maximo, Gioachino Rossini (Pesaro, 1792 - Passy, 1868), quasi è indisitinguibile la Semiramide nel percorso, allacciandosi anch'essa alla Sonata n. 9 di Domenico Cimarosa (Aversa, 1749 - Venezia, 1801): qui i "grandi" condividono un sentiero, quasi indistinguibili, dai meno conosciuti che gli si intervallano, in una promenade che li rende tutti unici. Mauro Giuliani, Luigi Legnani, di nuovo Cimarosa  ed ancora Brescianello, che con la sua Colascione Partita XVI, nella Giga arrangiata da Ruggero Chiesa, conclude in un passo di danza una virtuale prima parte.

Matteo Carcassi, ancora Giuliani  e poi gli studi di Giulio Regondi (Genova, 1822 - Londra, 1872) conducono alla Romanza di Francesco Molino e poi ancora Regondi con l'aria arrangiata da Bellini da I Capuleti e i Montecchi, per poi riportarci nella casa di Brescianello con una nuova Partita, la VI. Mauro Giuliani segue con gli Studi dilettevoli e finalmente con i notturni melodici di Marco Aurelio Zani de Ferranti (Bologna, 1800 - Pisa, 1878) definito da Berlioz "chitarrista incomparabile" siamo nel territorio preferito dalle note, il declivio dell'oscurità.

Gli ultimi due episodi sono di Ferdinando Carulli (Napoli, 1770 - Parigi, 1841), autodidatta  che si trasferì nel 1808 a Parigi e diede alle stampe il manuale master per chitarristi: il Metodo completo per chitrarra op. 27. Suo è anche il dedacordo, ovvero l'invenzione di una chitarra a dieci corde celebre per esser stata solcata dalle dita di Narciso Yepes. Il Fandango di Carulli è assolutamente strepitoso tra le dita di Belmonte,c he ne sviluppa ogni piccolo intarsio.

La chiosa è firmata da Paganini con la Grande Sonata e la sua parte piu' immaginativa e lirica declinata come Romance. Più tosto largo. Amorosamente; e rappresenta, del diabolico virtuoso, l'anima piu' intima e delicata, mai esposta al pubblico, con cui vogliamo ringraziare per la perlata grazia le mani di Andrea Belmonte, cui stendiamo un metaforico tappeto rosso per il suo progetto a mosaico, incastonato da una chitarra José Ramirez 1970.

Pubblicato in: 
GN3 Anno XIV 17 novembre 2021
Scheda
Titolo completo: 

KHA Records

Vocal Cords
Italian Themes for Guitar
A.A.V.V.
Andrea Belmonte