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Lorenzo Mattotti si dedica ad una delle più gotiche fra le fiabe, irrorando di bianco e di nero le tavole di Hänsel e Gretel nella versione dei Fratelli Grimm con la traduzione a cura della Redazione di Orecchio Acerbo (ci piacerebbe leggere il nome di un autore in questo caso per la traduzione, sic!). Le tavole originali sono in esposizione presso la Galleria Tricromia di Roma fino a luglio dopo essere stati ospiti alla Galleria Don Chisciotte per l’iniziativa La tribù dei Lettori.

Colpisce l’inedita versione bianca e nera per le tavole illustrate di Lorenzo Mattotti, conosciuto per L’uomo alla finestra per Feltrinelli nel ’92 con testo di Lilia Ombrosi; Stigmate, romanzo scritto a quattro mani con Claudio Piersanti per Mondadori, ma anche per i suoi coloratissimi fumetti Fuochi negli anni ’80. Da quando vive a Parigi la sua carriera ha conosciuto un salto multimediale di successo: nel 1999 ha illustrato l’Inferno da La Divina Commedia per le Edizioni Nuages ed il manifesto per il Festival di Cannes del 2000, senza dimenticare il cartone Pinocchio realizzato con Enzo D’Alò.

Qui però veleggiamo in territori oscuri, quanto la fiaba preferita dal disegnatore di quest’ultimo album illustrato di Orecchio Acerbo, casa editrice straordinaria nello scovare talenti e proporre versioni particolari di lettura della realtà, non solo per ragazzi. Con il Premio Andersen – Il Mondo dell’Infanzia 2010, Mattotti si aggiudica un giusto riconoscimento ad un’opera, la sua, ricca di letture antropologiche e, ovviamente, psicoanalitiche. Hänsel e Gretel è infatti la fiaba che meglio riassume il conflitto che si verifica nell’infanzia nel momento in cui è necessario l’aut aut per l’autonomia del bambino (cfr. Bruno Bettelheim,  Il mondo incantato,  Feltrinelli). Il bambino in quel periodo vede tutto in bianco e nero, in modo eccessivo: o frustrante, come lo sono i genitori che per timore di non avere più di che sfamare fratellino e sorellina li abbandonano nella foresta; oppure ingannevolmente gratificante, come la casa di marzapane della strega nel bosco. Solo alla fine capiranno che gli unici su cui devono fare affidamento sono i loro coetanei e solidarizzando, fratellino e sorellina si tolgono dai guai e trovano la strada di casa bruciando la strega nel forno.

Mattotti lo vogliamo ricordare però per un’altra collaborazione gothic con Lou Reed per il libro – seguito del cd The Raven - dedicato a Edgar Allan Poe che lui ha illustrato e che per il bicentenario della nascita (1809-1849) dello scrittore americano è stato in mostra alla Galerie Martel di Parigi. Inoltre nel 2008 è uscito anche in DVD Peur(s) de noir, film d’animazione in sei episodi di altrettanti disegnatori internazionali che, sebbene faccia notevolmente paura, ha ricevuto ben nove premi, dal Roma Film Fest fino al Sundance passando per Annecy.