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Lorenzo Meo. Le lucciole epifaniche di Rääts e Tüür
Aforismi musicali, come li denomina l’interprete, il pianista e compositore Lorenzo Meo sono i 24 Marginalia Op. 65 per due pianoforti di Jaan Rääts (1932) contenuti in Boundaries insieme alla Sonata Op.82 per due pianoforti. Work in progress con il seguente E.P.M. Project che si snoda tra Rääts ed un suo allievo, Erkki-Sven Tüür (1959), di cui viene presentata la Piano Sonata (1985) insieme a due altri lavori di Rääts: Piano Sonata No. 9 Op. 76 e 24 Estonian Preludes Op. 83.
Jaan Rääts appartiene alla stessa generazione di compositori estoni che hanno come nome risonante, soprattutto in periodi più recenti, Arvo Pärt (1935). Professore alla Estonian Academy of Music in Tallinn, Rääts ha composto ben otto sinfonie ed ha lavorato alacremente alle colonne sonore di moltissimi film estoni tra il 1960 ed il 1970. Di natura neoclassicista ed antiromantica, le composizioni di Rääts nel cd Boundaries sono quasi contrapposte tra di loro.
I 24 Marginalia Op. 68 per due pianoforti del 1982 sono un’opera lunga (durata 40’) e complessivamente presentano una ricca apoteosi paesaggistico musicale in cui i due pianoforti suonati da Lorenzo Meo rivelano la sua flessibilità vieppiù repentina, nell’illuminare con la luce dei tasti i pieni ritmati e minimali delle brevi epifanie che Rääts dipinge con velate sfumature. Il climax della composizione, che ha una sua ragione di continuità, è evidente dal quarto dei Marginalia e nei seguenti, in particolare nel diciannove acquista un lirismo dissonante e ritmico che ne agevola l’evoluzione nei rapidi episodi successvi.
La chiave di volta di Rääts è il ritmo, specialmente nella Sonata Op.82 per due pianoforti in tre movimenti del 1990, dove la breve durata (16’) non fa che aumentare esponenzialmente la caratura e l’incisività dei movimenti ed in cui Lorenzo Meo suona in modo diametralmente eterogeneo da come lo abbiamo ascoltato nei Marginalia. Perfetto interprete delle fughe lancinanti del compositore estone, si strugge alacremente sui tasti e le note più alte risuonano come avvertimenti sincopati continui ed ossessivi, nel pieno spirito della neoclassicistica partitura di Rääts.
Il secondo cd, a prosieguo del primo si intitola The E.P.M. Project, e di Rääts ascoltiamo la Piano Sonata No. 9, Op. 76 del 1985 in tre movimenti, Presto Lento Allegro. Con moto (11'). Malinconica ed introspettiva, la Sonata ripete cadenze e minimalismi molto vicini all’altro estone Arvo Pärt: i suoi pianissimi sono qui rievocati sebbene l’impronta percussiva del piano sia preponderante e rilanci con estrema enfasi l’unione di influenze minimaliste e post-minimaliste che nei 24 Estonian Preludes (1989) op.83 sono ancora più evidenti. I Preludi, ispirati alle canzoni estoni runiche che venivano composte adoperando il metro poetico chiamato regivärss (condiviso da tutte le popolazioni originarie del Mar Baltico) e diffuse fino al XVIII secolo, sono effluvi d’evocazione sull’intera scala cromatica in bemolle e diesis.
Tra gli allievi fortunati di Rääts vi è Erkki-Sven Tüür la cui Piano Sonata del 1985 in tre movimenti è, insieme alla Sonatina per due pianoforti, l’unica composizione creata appositamente per piano, uno strumento che però permane in tutte le sue orchestrazioni. Con un cd all’attivo per la ECM di Manfred Eicher, ovvero Oxymoron (2006) ed in tour tra Portogallo e Germania, Tüür è sulla linea melodica del maestro di Tallinn con in dotazione un incredibilmente intenso uso del pedale probabilmente studiato su Debussy, che conferisce ai toni un profluvio di azioni, una dinamica che permane concreta nel polistilismo di base, riverberando drammatiche virate minimaliste di intenso spessore.
Per quanto riguarda l’interprete dei due cd, Lorenzo Meo, ricordiamo che ha portato una sua composizione dal titolo Ex tenebris ad lucem al 35° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano in prima esecuzione assoluta con lo stesso Lorenzo Meo al pianoforte, sintetizzatori e virtual instruments il 22 luglio 2010. Il brano, commissionato dalla E2A, l’Ensemble 2 Agosto, ha come tema centrale il Purgatorio, in ricordo e riflessione delle morti sul lavoro nell’ambito del progetto Cinque euro al giorno.
Meo sta inoltre lavorando nell'ambito di vari Festival con delle commissioni fra cui il componimento Achrome II per pianoforte solo - in prima assoluta a Milano nel marzo 2011 e che fa parte del ciclo più ampio per piano solo Achromes - ispirato ad un haiku di Kawabata Bosha che riportiamo a chiosa:
"Sulla riva
una collana
di fiamme di lucciole"