Mediterraneo in chiaroscuro. La pittura barocca tra Roma e Malta

Articolo di: 
Daniela Puggioni
La parabola del buon Samaritano

Mediterraneo in chiaroscuro. Ribera, Stomer e Mattia Preti da Malta a Roma, a cura di Sandro Debono e Alessandro Cosma, questa è la seconda mostra, che sarà ospitata  nella sede di Palazzo Barberini fino al 21 maggio 2017.

L'esposizione nasce dalla collaborazione con MUŻA – Mużew Nazzjonali tal-Arti (Heritage Malta) de La Valletta di Malta, l'occasione è stata data dalla chiusura temporanea del museo per la realizzazione del nuovo ed innovativo progetto MUŻA (Mużew Nazzjonali tal-Arti, Museo Nazionale delle Arti). Il museo maltese ha così potuto mandare nove opere per questa mostra, successivamente in occasione di Malta, capitale europea della cultura nel 2018, altrettanti dipinti provenienti dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica saranno ospitati a Malta nell'ambito di una grande esposizione, che sarà realizzata per l'occasione.

La mostra è inserita nel percorso museale del piano nobile per fare dialogare i 18 quadri, quelli appartenenti a Palazzo Barberini, con i nove provenienti da Malta. Protagoniste sono le opere dei pittori che si ispirarono a Caravaggio, lavorarono a Roma, in particolare Jusepe de Ribera, Matthias Stomer e Mattia Preti, e rappresentano il legame storico che nel 1600 si realizzò tra il barocco romano e Malta. Una sezione è dedicata alle opere dei pittori stranieri attivi a Roma all’inizio del Seicento che più subirono il fascino di Caravaggio, come la Vanitas di Palazzo Barberini attribuita al misterioso“Candlelight Master”, in cui il gioco di luce e ombra è effettuato tra la candela e lo specchio tenuto da una enigmatica giovane donna, che con l'altra mano, indica il teschio. Da Malta è arrivato un dipinto, un intenso Eraclito, di cui si è proposta l’attribuzione al caravaggista olandese David de Haen(1597- 1622), realizzato in occasione della sua permanenza a Roma quando lavorò con Dirk van Buren a San Pietro in Montorio.

Tra gli artisti stranieri che arrivarono a Roma e furono affascinati da Caravaggio non poteva mancare Jusepe de Ribera (1591 – 1652), che poi si trasferì a Napoli e fu uno dei più significativi e originali pittori della sua epoca, le due opere in esposizione appartengonono entrambe al periodo romano. Il Santo Stefano, proveniente dal MUŻA e recentemente restaurato, manifesta la sua discendenza da Caravaggio per la luce obliqua che scende dall'alto e il realismo. Il San Gregorio Magno di Palazzo Barberini, fu eseguito sempre da Ribeira su committenza della famiglia genovese-romana Giustiniani, il vecchio preso di spalle ricorda molti di quei ritratti realistici colti dal Merisi tra i reietti di Roma. Un altro straniero di grande talento fu Matthias Stomer (1618- 1650) che da Roma si spostò poi a Napoli e in Sicilia, al  Sansone e Dalila di Palazzo Barberini si sono aggiunti i dipinti  provenienti da Malta quali: Adamo ed Eva piangono Abele morto, La parabola del Buon Samaritano e la Decollazione del Battista.  La visione di più opere attira l'attenzione del visitatore e permette di approfondire la conoscenza di questo notevole pittore. Il Sansone e Dalila è un esempio di un'insolita  fusione tra l'influsso Caravaggio e quello di Rubens (1577- 1640), che ricordiamo, venne in Italia e vi rimase per otto anni fondamentali per la sua formazione; proficui furono i soggiorni a Venezia e Roma, dove tra l'altro vide le opere di Caravaggio. Il Buon Samaritano databile al periodo romano, è inconsueto perché mostra l'assalto al viaggiatore, mentre in lontananza si vede giungere il protagonista del titolo. In questo dipinto si percepisce chiaramente la lezione caravaggesca nella teatralità e violenza della scena così come nelle scelte di luci e  ombre. Adamo ed Eva piangono Abele morto, invece fu realizzato a Napoli, e manifesta una successiva evoluzione per incontrare il gusto devozionale del committente, mentre la Decollazione del Battista appartiene al periodo trascorso in Sicilia e sia nella luce discendente dall'alto e il chiaroscuro, sia nell'atteggiamento violento dei carnefici dichiara l'ascendenza da Caravaggio.

Una sezione è stata dedicata a Mattia Preti (1613- 1699), il “Cavalier calabrese”, che ebbe una formazione romana per poi trasferirsi a Malta e che come Caravaggio diventò Cavaliere di Malta, soggiornando a lungo nell'isola e dove mori a Lavalletta. La  Galleria Corsini ha ospitato l'anno scorso una mostra dedicata al periodo romano è quindi di grande interesse vedere le opere del periodo romano di Palazzo Barberini messe a confronto con quelle della maturità provenienti dal MUŻA.  Nella Fuga da Troia del periodo romano  sono palesi le influenze dei pittori che influenzarono la sua formazione, Caravaggio, Vouet, Carracci e anche Bernini, ma già nella Resurrezione di Lazzaro del periodo napoletano si afferma con forza la sua dirompente originalità nella reinterpretazione di quei modelli. La coppia di quadri  dedicati al vino, L’ebbrezza di Noè e Lot e le figlie, appena restaurati, che si trovavano nel XIX secolo nel Palazzo del Gran Maestro, sono una testimonianza efficace dell'evoluzione, colori più chiari una teatralità meno violenta a ma sempre efficace. Nella Incredulità di San Tommaso, sempre proveniente dal MUŻA, il gesto di Gesù è memore dell'omonimo splendido Caravaggio di Potsdam. Chiude  la mostra  l' Allegoria della Nobiltà dell’Ordine di Malta  da Francesco de Mura (1696-1782), un omaggio ufficiale all’isola e ai suoi cavalieri, realizzata per il Palazzo Reale di Torino (1743-1744) e ora al MUŻA.

Pubblicato in: 
GN17 Anno IX 24 febbraio 2017
Scheda
Titolo completo: 

Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma - Palazzo Barberini

Mediterraneo in chiaroscuro
Ribera, Stomer e Mattia Preti da Malta a Roma
mostra a cura di Sandro Debono e Alessandro Cosma

CURATORI Sandro Debono e Alessandro Cosma

12 gennaio 2017 - 21 maggio 2017

APERTURA AL PUBBLICO: 12 gennaio 2017 - 21 maggio 2017
ORARI: martedì/domenica 8.30 - 19.00. La biglietteria chiude alle
18.00
GIORNI DI CHIUSURA: lunedì, 25 dicembre, 1° gennaio
BIGLIETTI: Intero 7 €; Ridotto 3,50 €: cittadini dell'Unione Europea tra
i 18 e i 25 anni, insegnanti di ruolo nelle scuole statali.