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A Milano Porta Celeste. Tra mosaici reali e costellazioni virtuali
Parco e reti Web, alberi e wireless: due artisti realizzano un’opera complessa con radici nel mondo reale e diramazioni nel mondo virtuale. A Milano in Viale Fulvio Testi al Parco Nord, è questa la sede dell’innovativa opera d’arte intitolata Porta Celeste. Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, su progetto di Marco Pellizzola, docente dell’Accademia, hanno adornato di mosaici un grigio pilastro e l’hanno trasformato in un simbolo stellare.
Il Parco Nord, fino ad allora privo di una entrata pubblica ben delineata, ha trovato dal giorno del completamento di quest’opera - l'inaugurazione e l'inizio delle attività il 5 aprile del 2009 -, la sua naturale porta d’accesso. L’opera artistica non è tutta qui, ha infatti una sua dimensione parallela e virtuale che la rende attuale e la proietta verso il futuro.
I mosaici di Porta Celeste raffiguranti le costellazioni che l’essere umano ha sempre guardato come preludio di nuovi mondi, fisici e immaginari, si arricchiscono sotto la guida di un altro docente dell’Accademia di Brera, Fabio Zanzotto, di uno spazio Web che trasmette e ospita le immagini, i suoni, i commenti e le sensazioni del social network. Se l’opera reale vive dei visitatori del parco, di chi si ferma durante una passeggiata e si lascia trasportare dal simbolismo dei mosaici, l’opera virtuale vive degli internauti, di chi, come voi che leggete, è altrove, non importa dove né quanto lontano, ma comunque in contatto e soprattutto parte dello stesso mondo parallelo.
L’opera d’arte pervade due dimensioni distinte e diverse tra loro, ma è pensata, vissuta, costruita e trasformata nel suo divenire fattuale e mediatico, in un unicum: “Arte e nuovi media: due discipline che interagiscono e si integrano per formare un oggetto vivente che cresce e si sviluppa man mano che le persone si incontrano e scontrano con esso.” (Porta Celeste - l’arte cresce nel parco, Giornale del Parco Nord Milano, 25 marzo 2009].
Tre webcam, puntate verso il sito reale e collegate al sito virtuale durante la fase di creazione e di inaugurazione dell’opera, hanno trasportato luci e colori "alla velocità del pensiero" (cfr. Bill Gates, Business alla velocità del pensiero, tit. orig. Business @ the Speed of Thought, Mondadori, Milano 1999), e soddisfatto le aspettative degli amici sempre più numerosi di Porta Celeste che attraverso il mondo virtuale cercavano e ottenevano la propria sensazione di appartenenza: “anche io ho preso l'abitudine di sbirciare le webcam! in effetti speravo di vedere qualcuno lavorare al mosaico...” (il blog di Tabata, Fabio e…, domenica 8 Marzo 2009).
Attraverso Porta Celeste Internet non è soltanto un archivio dal quale attingere notizie, suggestioni e curiosità, ma diventa il luogo in cui mettiamo anche parte di noi, della nostra esperienza e delle nostre idee. Gli ideatori dell’opera si aspettano visitatori attivi e l’invito è esplicito. Come nel buio e nel silenzio di un teatro l’attore sente la vibrazione della platea, nell’installazione virtuale di Porta Celeste le emozioni, le idee, l’esperienza di chi propone e di chi fruisce, creano un dialogo costante e rendono l’opera viva.
Entro la fine del 2010 gli ideatori, Fabio Zanzotto e Marco Pellizzola, aggiungeranno all’opera una nuova tessera con la pubblicazione di un libro, edito da SilvanaEditoriale, che sarà un ulteriore sviluppo del complesso progetto. Il libro includerà i contributi dedicati a Porta Celeste dagli esponenti della cultura italiana contemporanea che già partecipano alle iniziative reali-virtuali di Porta Celeste.
L’appuntamento è rinviato quindi alla prossima pubblicazione del libro ma nel frattempo, per conoscere la complessa installazione artistica di Porta Celeste e divenirne parte non rimane che recarsi al Parco Nord di Milano e curiosare sul sito Web www.gruppoa.org ma il suggerimento è di non rimanere solo spettatori anche perché, forse inconsciamente, ne siamo già partecipi: il PC che è sulla nostra scrivania, con tastiera e schermo, processore e memorie elettroniche, è già la nostra personale Porta Celeste che quotidianamente ci invita ad utilizzare un nuovo modo di conoscere noi stessi, presentarci al mondo, e trasformarci con esso.