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Disponibile sino al 30 maggio 2010, nella variegata cornice madrilena del Museo Thyssen-Bornemiszac la mostra dedicata a Monet y la Abstracción traccia un percorso culturale e conoscitivo volto a legare lo studio di Claude Monet (1840-1926) relativo alla forma, alla luce e alla loro riproposizione sulla tela, con i traguardi raggiunti in seguito dalla pittura novecentesca.

Suddivisa in sette momenti tematici, la mostra permette di confrontare la spazialità e la ricerca del singolo momento di luce nei dipinti di William Turner con le riassuntive astrazioni cromatiche di Mark Rothko o l’aleatoria traccia nelle tele di Jackson Pollock (nonché con De Kooning, Mitchell, Francis, Ryman ed altri). Tra di essi si inserisce Claude Monet, del quale sono proposte, tra le altre, alcune tele del celebre ciclo di ninfee, la vista di un tramonto verso la scogliera di Étretat, il ponte di Charing Cross avvolto da nebbie impalpabili, oltre a numerosi scorci paesaggistici dalle caratteristiche meteorologiche spesso estreme. Colpisce immediatamente il tratto pittorico mutevolissimo, che si traduce, nelle ultime ninfee, in larghe pennellate orizzontali cui se ne sovrappongono ulteriori verticali, a rappresentare non solo le piante acquatiche, ma il variegato gioco di riflessi con acqua e cielo.

Lo spazio e l’immagine si proiettano così in un altro spazio difficilmente ricreabile se non nella mente del visitatore o del pittore stesso. Si capisce così il filo conduttore, soprattutto nel segno pittorico, che lo lega agli artisti dell’Astrattismo, mentre non si può avvicinare del tutto la spinta culturale e innovativa di Monet con le tendenze avanguardistiche americane e non del Novecento, volte a sondare gli aspetti del caso, della non rappresentabilità della forma, nonché la necessità dell’uso di materiali diversi dai colori sulla tela. Affascinante, breve e facilmente godibile, quindi. Soprattutto se unita alla visita, senz’altro più lunga in termini di tempo e spazi, del Museo Thyssen-Bornemisza: un riassunto della storia dell’arte mondiale, dalle origini della pittura ai giorni nostri senz’altro imperdibile per tutti i turisti a Madrid.