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Mr Holmes. Un film irrisolto
Scegliere un attore come Ian McKellen come protagonista di un film dedicato a Sherlock Holmes garantisce in ogni senso dal punto di vista attoriale, però questo film girato da Bill Condon (The Twilight Saga – Breaking Dawn parte 1 e 2, 2011 e 2012), e tratto dal libro di Mitch Cullin, ci è sembrato irrisolto quanto il suo titolo: Mr Holmes Il mistero del caso irrisolto.
La splendida fotografia di Tobias A. Schliessler riveste di una patina antica ogni movimento della macchina da presa, diretta con estrema precisione da Condon, mentre il montaggio risulta a volte incoerente, e notiamo delle scene che forse non dovremmo vedere in un dato momento del film.
Le musiche di Curter Burwell, che fa parte della stessa squadra di Twilight e autore anche della colonna sonora di un altro film patinato come l'ultimo Carol di Todd Haynes, ben si adattano, ma il tutto lascia a desiderare. Sembra veramente che la trama sia irrisolta: vengono esposti due fili, quello che conduce alla scomparsa e poi alla morte di una donna, Mrs Kelmot; e l'altro fino in Giappone, da un certo signor Umezaki che però Holmes, 93 enne nel presente filmico, all'inizio non ricorda.
Il piccolo Milo Parker, che interpreta Roger, il figlio della signora Munro – la badante di Holmes ormai non più in grado di fare molte cose da solo, interpretata dalla brava Laura Linney – è molto bravo nel recitare la sua parte di piccolo curioso di libri e di api: Holmes lo metterà anche alla prova, facendogli curare l'alveare da cui ricava la taumaturgica pappa reale con cui si cura. Quest'ultima rielabora un enigma, quello delle sue proprietà rispetto al pepe di Sichuan, rimedio conosciuto in Giappone proprio con Mr Umezaki. La relazione che si instaura con Roger è, di tutto il film, quella più approfondita ed interessante. Per la parte riguardante Mrs Kelmot e l'armonica, ed il filo legato alla chiromante guaritrice, notiamo una citazione da Henry James, Giro d vite (The Turn of the Screw, 1898).