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Museum Beauty Contest alla Galleria Nazionale
Realismo, eleganza e ricerca del bello ideale caratterizzano alcuni ritratti ottocenteschi o novecenteschi che, dopo un’accurata selezione da parte dello staff della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, sono stati scelti per partecipare al concorso di bellezza organizzato dall’artista spagnolo Paco Cao. Li possiamo ammirare nella mostra Museum Beauty Contest al pianterreno della stessa Galleria fino al 1° maggio 2017.
Il concorso prevede due categorie: uomini e donne. L’obiettivo è quello di assegnare un premio al personaggio più bello per ciascuna categoria, prendendo in considerazione aspetto fisico, portamento e atteggiamento, indipendentemente dallo stile o dalla qualità tecnica delle opere. La giuria è il pubblico. Partecipano al concorso ritratti eseguiti da maestri come Giorgio de Chirico, Vincent van Gogh, Umberto Boccioni, Giovanni Boldini, Vincenzo Gemito, Michelangelo Pistoletto, Vittorio Corcos, Amedeo Modigliani, insieme a quelli di artisti meno noti. Ma anche per i personaggi raffigurati vale lo stesso discorso: accanto a nomi famosissimi ne troviamo altri decisamente anonimi. Anche due statue neoclassiche sono in lizza, quelle del dio Apollo (di Pietro Galli) e della dea Minerva (di Antonio Solà), corrispondente alla greca Atena, la quale secondo il mito partecipò alla gara di bellezza tra le tre più belle dee dell’Olimpo, che si concluse con l’assegnazione del pomo d’oro da parte di Paride alla dea Afrodite.
Tra gli uomini troviamo Giuseppe Garibaldi ritratto da Girolamo Induno, Vincenzo Monti di Andrea Appiani e un elegante Giuseppe Verdi in cilindro, ritratto da Boldini, che, a dispetto della barba bianca, può competere con personaggi più giovani, tra i quali voglio citare il Principe Barjatinskij di Horace Vernet, il Giardiniere di Van Gogh, Bernardo Celentano di Domenico Morelli, il novecentesco Ritratto di uomo di Albert Friscia e un Autoritratto di Antonio Mancini.
Tra le donne troviamo personaggi forse ancora più affascinanti, come l’enigmatica Jane Morris, ritratta dal preraffaellita Dante Gabriel Rossetti, la Marchesa di Rochefort-Lucay di Boldini, la volitiva Palma Bucarelli, grande personaggio del mondo dell’arte che ha diretto la Galleria Nazionale d’Arte moderna dal 1942 al 1975, ritratta da Alberto Savinio, Luce Balla ritratta dal padre Giacomo Balla nel dipinto Veli rosa. Ritratto di Luce, e la bionda in atteggiamento pensoso su una panchina raffigurata nel dipinto Sogni da Vittorio Corcos. La sua mano sotto il mento fa pensare alla musa pensosa Polimnia, il cui nome ricorre in un altro ritratto in gara, Polymnia, di John Lavery. Una bellezza ideale è quella della Annunciazione di Bruno Croatto; decisamente realistica, invece, è la Madre di Giorgio de Chirico.
Nella fase iniziale del concorso, tenutasi dal 10 ottobre 2016 al 22 gennaio 2017, hanno passato il turno 18 uomini e 18 donne tra i 35 uomini e le 35 donne inizialmente selezionati. Si è votato solamente on-line. Nella fase finale del concorso il voto potrà essere dato sia on-line che di persona, inserendo la scheda con le foto dei dipinti nell'urna apposita. Il concorso di bellezza terminerà il 27 marzo 2017, giorno in cui si terrà la cerimonia di proclamazione dei vincitori per ciascuna categoria, Miss e Mister Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. I due vincitori saranno gli ambasciatori della Galleria Nazionale per tutto il 2017.
L’idea del progetto, secondo quanto ha dichiarato Paco Cao (classe 1965), è nata dopo una sua visita al Metropolitan Museum di New York, città dove vive da diversi anni. Rimasto molto colpito da un ritratto del Bronzino, l’artista si è chiesto se quel ritratto potesse corrispondere a un uomo contemporaneo e ha pensato sia a un concorso per trovare dei sosia dei ritratti ospitati nei musei, sia a un concorso di bellezza tra gli stessi ritratti. Il progetto realizzato da Paco Cao instaura con il pubblico una relazione forte, su più livelli, attraverso diversi canali di comunicazione. Per l’artista, infatti, la presenza mediatica e tutti i processi di intensa mediazione pubblica sono necessari. I miei progetti - spiega - sfidano i confini tra alta e bassa cultura. La mia pratica artistica cerca di dare una prospettiva inaspettata che riflette la società contemporanea e stabilisce una forte interazione tra arte, contesto e pubblico. Questo progetto intende fondere le procedure dell’arte contemporanea con i meccanismi della cultura pop.
La mostra è ospitata all’interno della più grande Time is out of Joint, inaugurata lo scorso ottobre, che vede la profonda rilettura delle collezioni della Galleria Nazionale, ora diretta da Cristiana Collu, secondo la frase shakespeariana,The time is out of joint, quasi a voler sondare l’elasticità del concetto di tempo (un tempo non lineare, ma stratificato), per una visione dei capolavori del museo su un piano sincronico. In contemporanea con Contest Beauty Museum è allestita pure la mostra Giacomo Balla. Un’onda di Luce, che approfondisce la conoscenza del grande artista protagonista della felice stagione del Futurismo, ma non solo, esponendo le opere delle donazioni al museo da parte di Luce ed Elica Balla.