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NPE Edizioni. In attesa del film l'epopea di Dune di Filippo Rossi
Uno dei film di punta del 2020, rinviato si spera a quest'autunno causa emergenza sanitaria, avrebbe dovuto essere Dune di Denis Villeneuve: in attesa della sua uscita, ci si può preparare sul saggio di Filippo Rossi Dune - Tra le sabbie del mito, uscito per Edizioni NPE.
Il libro racconta infatti come questa saga romanzesca, un vero e proprio mito letterario, abbia cambiato la fantascienza e la sua percezione per sempre. Nel 1965, il primo romanzo della saga di Dune venne pubblicato dallo scrittore Frank Herbert, incontrando da subito un grande successo.
Il pubblico, come molti anni dopo con la saga infinita di George R. R. Martin, uno dei tanti debitori ad Herbert, rimase affascinato da questa saga di potere e lotte, metafora della realtà e quasi profezia del futuro. Filippo Rossi, già studioso di Star Wars e dei super eroi, presenta un libro frutto di un lungo lavoro di ricerca, per raccontare la saga di Paul “Muad’Dib” Atreides e dei suoi figli.
La saga di Dune fece capire che la fantascienza era un genere adulto, dopo che era stata introdotta da precursori del calibro di Verne, Wells, Poe, Burroughs e Mary Shelley, per poi diffondersi sulle riviste popolari, i cosiddetti pulp, dagli anni Venti in poi, sotto forma di racconto o novella.
Dune si presentava invece fin dal primo romanzo come un romanzo di ampio respiro, simile nella lunghezza alle opere della cosiddetta letteratura alta dell'Ottocento, e ha una struttura dove si mescolano azione, saga familiare, tematiche scomode e impegnate, politica, religione, filosofia, creando un precedente che farà storia.
Nel saggio di Filippo Rossi si parla diffusamente del film di David Lynch del 1984, da molti criticato perché considerato troppo semplicistico, ma ancora iconico oggi, con un cast d'eccezione che comprendeva Kyle MacLachlan, Max von Sydow, Sean Young, Patrick Stewart, Silvana Mangano e Sting. Non mancano riferimenti alla miniserie televisiva del 2000 e al suo seguito del 2003, con William Hurt, Giancarlo Giannini, Susan Sarandon e James McAvoy.
Un libro che quindi racconta un'epopea, un'epica moderna, in attesa di vedere a fine anno finalmente il film con nel cast Timothée Chalamet, Jason Momoa, Rebecca Ferguson e Stellan Skarsgård, ulteriore tributo a quello che è ormai un classico.