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Henry Cartier-Bresson. L'occhio del secolo
Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere. (da Henri Cartier-Bresson, Contrasto, 2004).
La mostra dedicata a Henry Cartier-Bresson, a 100 anni dalla nascita e presso lo Shenker Culture Club di Roma, è stata allestita in collaborazione con Photology, e celebra un maestro della fotografia con una speciale esposizione di sue opere. La kermesse è presentata insieme all'anteprima editoriale "Henri Cartier-Bresson. Biografia di uno sguardo" di Pierre Assouline, libro edito nella versione italiana da Photology.
Non si tratta di un'esposizione molto estesa: Classics - questo il nome - riunisce 14 originali firmati in margine ad inchiostro dall'autore, tra cui: At the Curragh racecourse, Dublin 1952 Alicante, Spain 1932 Calle Cuauhtemocztin, Mexico, 1934 Seville, Spain 1933 Quai Saint Bernard, Paris 1932 Henri Matisse, Vence, France, 1944 Sifnos, Grèce 1953 Rue Mouffetard, 1954 On the Banks of the Marne, 1938 Hyéres, France, 1932 Santa Clara, 1934. Le foto ritraggono scene di vita quotidiana, immagini crude di vite emarginate, luoghi colpiti dalla guerra. Tutte le foto, ma è la caratteristica madre di Cartier-Bresson come di tanti grandi fotografi, sono in bianco e nero. Ben testimoniate dall’esposizione, nonostante il numero limitato di immagini, alcune tra le cifre più importanti del Maestro: le armonie di forme geometriche, chiaro-scuri impeccabili, piccoli particolari che rendono immediatamente riconoscibili le foto di questo grande artista.
HENRY CARTIER-BRESSON The eye of the century: l’occhio del secolo. Questo è l’appellativo con cui viene ricordato Cartier-Bresson, il fotografo che ha immortalato il ‘900 in tutti i suoi aspetti, soprattutto ombrosi. Cartier-Bresson ha inoltre gettato anche le basi della moderna fotografia e del fotogiornalismo. Insieme ad un gruppo di amici, del calibro di Robert Capa, David "Chim" Seymour, George Rodger e William Vandivert, fonda la Magnum Photos, destinata a diventare la più importante agenzia fotografica del mondo. Per chi voglia approfondire l’opera di questo maestro è possibile acquistare il volume edito in Italia da Photology, Henri Cartier-Bresson. Biografia di uno sguardo curato da Pierre Assouline.