Opera Caracalla. Cenerentola ai tempi del jazz

Articolo di: 
Livia Bidoli
Cenerentola

La Cenerentola di Rudolf Nureyev è stata protagonista del Caracalla Festival 2023 dal 1° al 4 luglio nel Teatro Grande delle antiche terme romane. Sul palcoscenico, a ballare la musica di Sergej Prokof’ev, sono stati l'étoile Rebecca Bianchi nel ruolo principale; Michele Satriano sarà il suo principe, mentre Alessio Rezza il produttore cinematografico: la versione di Nureyev, infatti, datata 1987, riproduce un atmosfera da età del jazz americana. alla bacchetta del giovane direttore Alessandro Cadario, al suo debutto con l’orchestra del Lirico capitolino.

Cenerentola fu il secondo “ballo grande” di Sergej Prokof'ev dopo Romeo e Giulietta: la sua composizione, iniziata nel 1941, fu tormentata, e vide la luce al Bol’šoj di Mosca solo quattro anni dopo, il 21 novembre 1945, con Galina Ulanova e Mikhail Gabovic, la coreografia di Zakharov e il libretto di Nicolai Volkov. Tre anni dopo avremo la coreografia di Frederick Ashton al Covent Garden con il Sadler's Wells Ballet, (odierno Royal Ballet, con Moira Shearer nella veste principale). La musica di Prokof'ev, le sue marcette prese da L'amore delle tre melarance, sono un tratto distintivo che forma un connubio indissolubile e qualifica la Cenerentola di Prokof'ev nel suo insieme vivace e brillantemente grottesco.

La versione di Cenerentola con la coreografia di Rudolf Nureyev, fu creata per l'Opéra de Paris come omaggio all'America e con prima ballerina Sylvie Guillem, un astro della danza, anche contemporanea, per cui molte coreografie sono state create ad personam.In questa versione in tre atti di Nureyev, ripresa da Aleth Francillon, Gillian Whittingham e Benjamin Pech con la supervisione di Eleonora Abbagnato, la partitura di Prokof’ev è mantenuta nella sua interezza. «La musica – aveva affermato il musicista – introduce il personaggio di Cenerentola mediante tre temi: il primo dei quali raffigura Cenerentola umiliata, il secondo Cenerentola sognatrice, il terzo, un tema largo, Cenerentola innamorata e felice».

La favola di Perrault dal quale proviene la diretta ispirazione (noi abbiamo la bella traduzione arguta di Carlo Collodi), offre uno spunto a Prokof'ev per qualificare in modo molto preciso i singoli momenti della storia in senso musicale e sondarne psicologicamente i motivi: principalmente ne abbiamo tre, che riconosciamo come temi di Cenerentola, che si prefiggono anche di delineare il topos climatico di ogni atto.

Nel primo atto è ben rappresentato il tema della piccola Cenerentola umiliata nella casa del padre, Damiano Mongelli, e le sorellastre che la dileggiano obbligandola ad occuparsi delle pulizie della casa. Nella versione presentata osserviamo una cornice, che racchiude un intro con Cenerentola maltrattata dalle sorelle e dal padre alcolizzato e violento (presente anche qualche "pruriginosità"); le due sorellastre sono interpretate da Alessandra Amato e Susanna Salvi e, finita la cornice "antica" della vecchia casa col camino, saranno anche loro trasferite nella Los Angeles del cinema, prendendo lezioni di danza dal maestro Claudio Cocino.

Il secondo tema che sceglie Prokof'ev per Cenerentola è quello che precede la sua partenza per il ballo: è lei sognatrice su un Andante dolce che prefigura un valzer. Il terzo tema è l'Allegro espressivo che ascoltiamo quando Cenerentola parte per il ballo e che fortemente risuona nel valzer col Principe, che in questo caso è l'Attore principale Michele Satriano. La fata è qui rappresentata dal Produttore Alessio Rezza, che la mette in guardia dall'andare appresso solo alla superficie delle cose, ovvero la bellezza, che sfuma col tempo picchettato dalle Stagioni e dalle Ore. Le sciarade danzanti delle Fate delle quattro stagioni, affascinanti e ben cadenzate, si traducono per noi nella Primavera di Marta Marigliani; l'Estate di Eugenia Brezzi;  l'Autunno di Federica Maine ed il conclusivo Inverno di Marianna Suriano.

Tra Rolls Royce, Rebecca Bianchi che fa il tip tap vestita da Charlot, lo spettacolo non fa rimpiangere di certo, per atmosfera e balli, il previsto Strictly Gershwin, che non è potuto andare in scena a causa di problemi di salute del coreografo Derek Deane.

Tra il Groucho Marz di Alessio Rezza, gli amori dell'attrice Cenerentola ai tempi del Grande Gatsby, la terribilità del tempo scocca la sua ora in modo smorzato: e tanti orologi battono la mezzanotte del ritorno obbligato di Cenerentola alla sua disperata condizione di partenza: i ballerini sono vestiti di lilla e con una croce sopra il petto, molto simbolica e lei percorre un ponte su un ipotetico viale del tramonto sul quale l'attendono i fotografi. Le scale hollywoodiane della fama l'accolgono sul palcoscenico e le scarpette saranno diamanti sberluccicanti. L'ovvio finale la riporta nella cornice iniziale con il produttore che le offre un contratto e l'attore con cui si sostanzia l'amore e l'unìone: una fiaba rivisitata a tempo ti tip tap con i ballerini tutti in ottima forma a cominciare dalle étoiles e dai ruoli principali per finire a tutto il Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato.

L’allestimento dell’Opéra National di Parigi, firmato da Petrika Ionesco per le scene e Hanae Mori per i costumi e con le luci sono curate da Jean-Michel Désiré e i video da Igor Renzetti ha avuto un notevole successo di pubblico ed è stata a lungo applaudito.

Per approfondimenti su questa favole ed altre indirizziamo verso la lettura di: Bruno Bettelheim, Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe (Feltrinelli, Milano, 2002. Tit. orig.: The  Uses of Enchantment. The Meaning and Importance of Fairy-tales, Alfred A. Knopf, New York, 1976). In questo senso è sicuramente orientata una delle versioni più drammatiche di Cenerentola, la sarcastica versione con i visi di porcellana delle bambole di Maguy Marin, la Cendrillon presentata all'Opéra de Lyon nel 1985, qualche anno dopo al Teatro Olimpico di Roma. In quest'ultima le dissonanze strumentali e quegli aspetti ironici e grotteschi sottolineati da Prokof'ev sono ben in rilievo.

Pubblicato in: 
GN33 Anno XV 14 luglio 2023
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell'Opera di Roma
Stagione stiva 2023
Terme di Caracalla
Cenerentola
Balletto in tre atti
Musica Sergej Prokof’ev

1, 2 e 4 luglio 2023

direttore Alessandro Cadario
coreografia e regia Rudolf Nureyev

SUPERVISIONE Eleonora Abbagnato
COREOGRAFIA RIPRESA DA   Aleth Francillon, Gillian Whittingham, Benjamin Pech
SCENE Petrika Ionesco
COSTUMI Hanae Mori
LUCI Jean-Michel Désiré
VIDEO Igor Renzetti e Lorenzo Bruno

CAST
Cenerentola Rebecca Bianchi
Attore principale Michele Satriano      
Le sorellastre Alessandra Amato, Susanna Salvi
Il Produttore Alessio Rezza
Il Maestro di ballo Claudio Cocino

ORCHESTRA, ÉTOILES, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma

Allestimento Opéra national de Paris