Opéra de Lyon. Una stagione da grand opéra

Articolo di: 
Daniela Puggioni
L'Enfant et les Sortilèges

La Stagione 2019- 2020 al Teatro dell'Opera di Lione è ricca di offerte interessanti non solo per gli abitanti di questa deliziosa città, aspetto che sottolineiamo perché, nonostante i deliranti discorsi di certi politici nostrani, merita eccome di essere visitata, ma anche per chi venga dal nostro paese e quindi sia abituato ad una diversa programmazione. Serge Dorny, il direttore artistico, ha progettato una stagione di opera e danza che coniuga acutamente il passato alle creazioni contemporanee con una nuova commissione del teatro a Thierry Escarry.

L'inaugurazione è una sfida tanto affascinante quanto complessa, perché si tratta dell'ultima opera di Gioachino Rossini, Guillame Tell, in francese. A Daniele Rustioni, che ha esperienza sia di Rossin che del "grand opéra", è affidata la direzione di questa opera che pone ardui problemi interpretativi. La durata musicale oscilla sulle quattro ore e più, a seconda delle decisioni sulla partitura. Noi assistemmo alla rappresentazione di Pesaro, in cui erano stati reinseriti anche i tagli fatti dallo stesso autore, alla prima parigina per i soliti problemi di durata. Bisognerà vedere come Rustioni deciderà di procedere, bisogna anche tenere presente un problema reale, le dimensioni del palcoscenico per le scene di massa, perché il coro è uno dei principali protagonisti e canta anche durante parte dei balletti. GuillameTell è un “grand opéra”, che precede quelli di Meyerbeer, ha quindi una concezione grandiosa. Dorny ci ha assicurato che ci saranno i balletti, ma con tagli ancora da decidersi, anche perché il coreografo non è stato ancora indicato. Dipenderà naturalmente dal giovane regista Tobias Kratzer, che ha già una notevole esperienza nella messe in scena operistica, e come si accorderà con il coreografo, ancora non indicato. Per quello che riguarda gli interpreti, John Osborne come Arnold, dette una ottima prova di sé nel ruolo, a Roma all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel 2010, mentre Nicola Alaimo lo abbiamo apprezzato in vari ruoli rossiniani ma mai nel ruolo del titolo.

Alla guida di Daniele Rustioni, ormai navigato direttore verdiano, è affidata anche l'esecuzione in forma di concerto di Ernani, opera poco rappresentata in Francia e in coproduzione con il Théâtre des Champs-Élysées, che vedrà Francesco Meli, nel ruolo del titolo , e Carmen Giannattanasio in quello di Elvira. Sempre Rustioni sul podio per un altro titolo celeberrimo che manca a Lione dal 1979, sarà messa in scena Tosca di Puccini in coproduzione con il Festival di Aix en Provence. Christophe Honoré drammaturgo regista cinematografico ha immaginato che una prima donna ritirata dalle scene, Catherine Malfitano, che deve preparare Tosca per un  concerto in suo onore.

Due gli spettacoli ripresi in questa stagione uno del 2016, L’Enfant et les Sortilèges di Ravel fascinoso spettacolo di successo, con la direzione musicale di Titus Engel, la regia e i video Grégoire Pont e le installazioni spaziali di James Bonas, con i Solisti dell'Opera Studio dell'Opéra di Lyon. L'altro è sempre di soggetto fantastico anche se messo in berlina, si tratta di Le Roi Carotte Opéra-bouffe-féerie, nata nel 1869 dalla collaborazione tra Victorien Sardou, come librettista, che la trasse da uno dei Racconti di Hoffmann, Klein Zaches genannt Zinnober (Il piccolo Zaccheo detto Cinabro) e Jacques Offenbach. Andò in scena nel 1872 a causa della guerra franco prussiana, aveva una durata “wagneriana”, quasi sei ore, e un enome impiego di mezzi. La versione 2015, che verrà ripresa, è  nell'adattamento del libretto e nuova versione dei dialoghi di Agathe Mélinand dell'edizione critica di Jean-Christophe Keck. È in cartellone al Théâtre de la Renaissance di Lione anche un musical, un grande successo del 1954 a Broadway The Pajama Game su libretto di Georges Abbott e Richard Bissell, canzoni e musica di Richard Adler e Jerry Ross, che vide per la prima volta Jerome Robbins alla regia e le coreografie di Bob Fosse. Il Théâtre de la Croix-Rousse, invece, ospiterà I Was Looking at the Ceiling and Then I Saw the Sky (1995) di John Adams, sarà diretto da Philippe Forget con la regia scene e costumi Macha Makeïeff, anche in questo caso parteciperanno  i Solisti dell'Opera Studio dell'Opéra di Lyon.

Il Festival del 2020 avrà come titolo La nuit sera rouge et noire (la notte sarà rossa e nera) e aprirà con un altro titolo di grande repertorio, che manca da Lione dal 1976, Rigoletto di Verdi, sul podio un giovane direttore italiano Michele Spotti, un ritorno, perché in questa stagione dirigerà il Barbe-bleu di Hoffenbach. Roberto Frontali sarà Rigoletto, con la regia di Axel Ranish in nuovo allestimento coprodottocon la Bayerische Staatsoper. Nell'ambito del festival andrà in scena una nuova produzione Irrelohe (1924)  un cupo dramma con la musica e libretto di Franz Schreker con la direzione di Bernhard Kontarsky e la messa in scena di David Bösch. Conclude il Festival La luna con musica e libretto di Carl Orff.

Shirine è l'opera commissionata a Thierry Escarry, una seconda commissione dopo Claude del 2013, il libretto di Atiq Rahimi, si basa sulla storia Khos­row va Chî­rîn del poeta persiano Nezâmîde Gand­jeh (1141-1209).Sarà diretta da Martyn Brabbins e la regia sarà affidata a Richard Brunel. La conclusione della stagione operistica, che comprenderà anche Gretel e Hansel di Humperdinck nell'adattamento di Sergio Menozzi, sarà con un capolavoro mozartiano, Le nozze di Figaro, diretto da Stefano Montanari e con la regia di  Olivier Assayas, una nuova produzione in collaborazione con l'Opera delle Fiandre. Per quello che rigurada la danza fiore all'occhiello di Lione, che ospita un prestigioso Festival, la stagione avrà sia nuove coreografie che riproposizioni, tra i nomi di famosi coreografi Russell Maliphant, Merce  Cunningham, Lucinda Childs, Anne‐Teresa De Keersmaeker, Maguy Marin, Mats Ek. Sono anche in programma concerti sinfonici, oltre a Ernani. Una stagione  ricca, varia, con titoli che possono incontrare interessi diversi nell'opera, nella danza e nei concerti.

Pubblicato in: 
GN19 Anno XI 1° aprile 2019
Scheda
Titolo completo: 

Opéra Lyon
Presentazione della stagione 2019-2020

Prossimo Festival 2020 La nuit sera rouge et noire