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Opera di Roma. Pech ed il suo lago con Böcklin
Il lago dei cigni, capolavoro di Pëtr Il’ič Čajkovskij secondo Benjamin Pech da Marius Petipa e Lev Ivanov, grande classico del repertorio ha inaugurato la stagione di balletto 2019-2020 del Teatro dell’Opera di Roma. È andato in scena al Teatro Costanzi dal 31 dicembre 2019 fino all'8 gennaio 2019, con le étoiles, i primi ballerini, i solisti e il corpo di ballo diretto da Eleonora Abbagnato. Il balletto ha visto susseguirsi in scena ben tre cast e due ospiti speciali il 31 dicembre ed il 2 gennaio (ore 20), che abbiamo seguito e cui si riferisce la nostra recensione: Polina Semionova e Daniel Camargo. Sul podio, Nir Kabaretti (in alternanza con Carlo Donadio il 7 e 8 gennaio) come direttore dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma.
Pëtr Il’ič Čajkovskij in vita purtroppo non vide neppure il secondo atto del suo Lago dei cigni: sebbene la musica fosse stata ultimata nel 1877,il secondo atto coreografato da Lev Ivanov per impegni di Marius Petipa, vide la scena in una Memorial matinée il 17 febbraio 1894 (il compositore era morto il 6 novembre 1893) e solo il 15 gennaio 1895 al teatro Marinskij di San Pietroburgo, con tutti e quattro gli atti coreografati tra Petipa ed Ivanov, si ebbe la sua prima rappresentazione assoluta e per intero.
La versione che abbiamo visto al Costanzi però ha delle variazioni, soprattutto su un personaggio, Benno, l'amico del protagonista principe Siegfried: Benjamin Pech, già étoile dell’Opéra di Parigi e Assistente alla Direzione del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, dopo aver creato diverse coreografie si è confrontato con questo riallestimento coreografico del balletto modificando una parte importante del Lago, facendo coincidere l'entità malefica con l'amico e forse alludendo intrinsecamente alla riconosciuta omosessualità del compositore, che si dice, lo abbia costretto al suicidio per salvarne l'onorabilità.
Essendo l'unico dei balletti della trilogia, gli altri sono Schiaccianoci e La bella addormentata, con protagonista maschile la cui statura è fragile ed insicura, oltreché "ordinata" dalla principessa-madre, Siegfried viene indagato spesso in questo senso, soprattutto pensando alla fine tragica dela balletto, con la Principessa-cigno Odette tradita da lui e condannata a rimanere cigno.
Pech ha quindi riattualizzato le danze oltrechè il personaggio di Benno - in cui il primo ballerino Alessio Rezza ha brillato per eleganza e sicurezza dei passi - seguendo la difficile strada intrapresa da Nureyev, e sui cui i danzatori si sono confrontati con notevole difficoltà, anche per l'eliminazione dell'intervallo tra atto terzo e quarto.
Il personaggio doppio di Odette/Odile, nella nostra serata, è stato interpretato da Polina Semionova, moscovita, diplomata al Teatro Bolshoi della sua città natale ed entrata a 17 anni nel Corpo di Ballo della Staatsoper Unter den Linden di Berlino come Prima Ballerina. Nel 2012 è diventata Principal Dancer dell'American Ballet Theatre, poi Principal Guest al Mikhailovsky Theater di San Pietroburgo ed alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera. La stella della serata, come è stato ampiamente sul palco, è stata lei: assolutamente perfetta fin dalla sua prima entrata dal lago intorno alla celebre Isola dei morti (Die Toteninsel, 1880-1886) tratta dal quadro di Arnold Böcklin, probabilmente dalla sua quarta versione, di cui esiste solo una fotografia perchè andata distrutta durante la seconda guerra mondiale.
Grande merito va tributato all'eleganza, portamento, espressività e precisione del ballerino guest international dancer brasiliano Daniel Camargo, primo ballerino del Dutch National Ballet e del Czech National Ballet da marzo scorso. Nel doppio ruolo di Odette/Odile ha ballato nelle altre serate la prima ballerina Susanna Salvi e l'étoile Rebecca Bianchi; e, last but not least, la prima ballerina francese Amandine Albisson étoile dell’Opéra di Parigi. Il primo ballerino Claudio Cocino si è alternato col solista Michele Satriano nel ruolo di Siegfried; il personaggio di Benno, il primo ballerino Alessio Rezza nella serata del 2, nelle serate successive, è stato interpretato dai solisti Loïck Pireaux, Giacomo Castellana e Walter Maimone. Plausi, in particolare alle due amiche di Siegfried, interpretate nella serata del 2 gennaio alle 20, da Federica Maine e Susanna Salvi.