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Opera di Roma. Poker di danza per Rossini
Con Rossini & Rossini, Mauro Bigonzetti ritorna al teatro dei suoi albori, dove si è formato da ragazzino accanto a Raffaele Paganini:eccolo a presentare una creazione a lui particolarmente cara, poichè dedicata ad uno dei suoi primi amori musicali, Gioachino Rossini. Una nuova versione del suo Rossini Cards (2004), che è diventato Rossini & Rossini, è stata in programma al Teatro Costanzi dal 28 ottobre al 4 novembre per sei serate.
Mauro Bigonzetti è nato a Roma ed ha studiato e si è poi diplomato alla Scuola del Teatro dell’Opera divenendo ballerino del Teatro, dove rimarrà dieci anni prima di spiccare il salto e passare alla compagnia internazionale dell'Aterballetto e collaborando con i piuì grandi coreografi del secolo scorso, tra cui: Alvin Ailey, Glen Tetley, William Forsythe, Jennifer Muller. Nel 1990 ha creato il suo primo balletto, Sei in movimento su musiche di Bach, ed ha collaborato con le piuì rinomate compagnia e teatri come coreografo di eccellenza, tra cui: New York City Ballet, English National Ballet, Balletto Bol’šoj, Stuttgarter Ballett, Gauthier Dance Company Stuttgart, Alvin Ailey American Dance Theater e con le compagnie di Berlino e Dresda.
Per Rossini & Rossini, Bigonzetti ha scelto, per le prime parti, le étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Susanna Salvi e Alessio Rezza; ed i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano. Coinvolti tutti, insieme all'intero corpo di ballo fin dall'inizio in una sciarada di tulle ad abatjour illuminati di mille colori sulle note dell'ouverture da La Cenerentola, il balletto si è animato su uno sfondo semplicemente nero, illuminandolo di mille colori. La scenografia, curata da Carlo Cerri e OOOPStudio è per le parti videografiche, situava i ballerini all'interno di un palazzo, presentando un quadro con una cena nelòla prima ed anche nella seconda parte: una scenografia d'interni in uno di quei palazzi rinascimentali che venivano poi presentati in scene con uno o due solisti, molto interessanti sia per la coreografia, sia per l'immaginario, che spiccava il volo dagli stessi colori usati, dall'oro, al verde, al rosso ed al nero dei semplici e raffinati costumi di Anna Biagiotti. Ci è sembrato di poter guardare dentro quei luoghi lussuosi che ci appartengono in Italia e dove spesso vengono allestite cene "particolari" per le istituzioni e le eccellenze.
Una sorta di "sezione aurea" della danza ci è stata favoleggiata, con dei primi ballerini, nonché étoiles assolutamente nelle loro parti, interpretando le musiche di Gioachino Rossini nella versione di Benjamin Britten, dalla Canzonetta dalle Soirées musicales fino alla sciarada finale di gruppo de La gazza ladra, cui Bigonzetti dedica un ballo di gruppo molto giocoso e trascinante, a mio avviso un capolavoro d'ingegno per l'insieme ed il concatenarsi di movimenti, gesti, salti, corse, tutto il possibile per dare un'impressione cinetica invidiabile per qualsiasi coreuta.
La direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera e dei cantanti di “Fabbrica” Young Artist Program è affidata a Fayçal Karoui, eccellente direttore di balletti, nato a Parigi ed al suo scintillante debutto al Costanzi. Direttore musicale del New York City Ballet dal 2006 al 2012, dal 2012 al 2014 dal 2012 al 2014 è stato direttore musicale dell’Orchestre Lamoureux ed è direttore principale dell’Orchestre de Pau Pays de Béarn.
Oltre alle arie da Otello, l'ouverture da La Cenerentola, vi sono brani dalla raccolta Péchés de vieillesse; le Soirées musicales sono interpretate dal tenore Nicola Straniero con al pianoforte Enrica Ruggiero; mentre La canzone del salice è cantata dal mezzosoprano Ekaterine Buachidze.
Un divertentissimo e godibilissimo spettacolo per sorbire Rossini con la danza, che probabilmente avrebbe grandemente apprezzato anche lui!