Opera di Roma. Una scacchiera per il pipistrello di Roland Petit

Articolo di: 
Livia Bidoli
Il pipistrello

Una spumeggiante soirée a Vienna, o in qualsiasi altra capitale dell'allora Austria Felix immaginata da Johann Strauss figlio per questa operetta tradotta in balletto da Roland Petit e ripreso da Luigi Bonino: il 31 dicembre per una serata speciale di Capodanno, poi fino al 5 gennaio, Il Pipistrello (Die Fledermaus, 1874) chiude l'anno passato ed apre il nuovo in una cascata di danze di buonaugurio. Debutto sul podio per il Maestro Alessandro Cadario che, dopo il primo incontro alle Terme di Caracalla, dirige ora per la prima volta l’Orchestra dell’Opera di Roma al Costanzi ne Il pipistrello di Strauss figlio.

Le étoiles, iprimi ballerini, i solisti ed il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma sono i protagonisti assoluti di questo sfavillante inizio dell'anno nuovo: l'étoile Rebecca Bianchi insieme al primo ballerino Michele Satriano ed all'étoile Alessio Rezza formano il primo cast; il secondo cast, altrettanto di prestigio, è formato dalla prima ballerina Marianna Suriano; al suo fianco nelle vesti del marito Johann i primi ballerini Claudio Cocino ed il solista Antonello Mastrangelo.Partecipano anche gli Allievi della Scuola di Danza diretta, come il Corpo di Ballo, da Eleonora Abbagnato. Annotiamo a latere che il supervisore alle coreografie di Roland Petit, Luigi Bonino, è stato protagonista nella veste di Ulrich della prima assoluta del 1979, creata appositamente per lui.

Il tenore che ha dato voce al Pipistrello in prigione è Nicola Straniero, talento diplomato alla quarta edizione di Fabbrica, lo Young Artist Program dell’Opera di Roma.

L'atmosfera de Il Pipistrello è di una briosità assoluta, esattamente come i valzer di Strauss e questo tratto caratterizzante si mantiene per tutta la durata di un balletto che dire “delizioso” è poco: le acrobazie, gli entrechats, le pirouettes, le échappées accanto alle petites batteries raccontano la fluidità di una storia che è sempiterna. La ricca ed elegante madre altoborghese Bella, insieme ai figli, festeggia il Natale con Johann, marito di Bella e Ulrich, amico di famiglia. Bella è preoccupata perchè il marito, proprio come un pipistrello, di notte svolazza nei locali notturni per conoscere altre donne. Interviene Ulrich, con il quale si è confidata, che le regala un paio di forbici per le ali da pipistrello del marito, non prima però di averlo riconquistato proprio sullo stesso terreno su cui gioca lui. Bella riuscirà nell'impresa riportando il marito a casa dopo averlo sedotto in un club e poi raggiunto in prigione dove è finito per colpa di una rissa scatenatasi perché lui, in maniera troppo pressante, aveva manifestato la sua attrazione pe la “perfetta sconosciuta” che non aveva riconosciuto come sua moglie. In questo travestimento continuo tra lei e lui, l'unica protagonista assoluta rimane la danza, che in modo perfettamente sincrono con lo sfondo narrativo e musicale spinge i protagonisti a riconciliarsi attraverso lo stratagemma della seduzione astuta suggerita da Ulrich.

Il balletto è stato concepito da Roland Petit come una grandiosa serie di volteggi virtuosistici, tours en l'air, glissades, manéges, che divertono il pubblico fin dall'iniziale volo per aria del protagonista Johann quando fugge dal letto coniugale indossando le ali da pipistrello – che si riveste inoltre di risvolti metaforici ovviamente a sfondo erotico, come erotica è la ricerca notturna di Johann; ci ricordiamo anche l'ultima fatica di Kubrick Eyes Wide Shut (1999,) tratta dal Doppiosogno schnitzleriano, come avvertimento dello stesso stato di crisi coniugale dalle accezioni apertamente più oscure. Qui si rimane tra le due façades: da una parte l'alta borghesia di stampo viennese, rappresentata da Bella e dal suo matrimonio; dall'altra il demi-monde di Chez Maxim, dei locali notturni dove le classi sociali si mescolano, e le ballerine di can can ballano accanto alle dame del belmondo, e tutti insieme sorseggiano champagne.

L'evoluzione dell'étoile Rebecca Bianchi (Bella) è evidente nella sicurezza della danza; nondimeno lo spumeggiante Johann di Michele Satriano; Ulrich, interpretato da Alessio Rezza, è di una verve sagace e frizzante, conducendo in verità il gioco di liberazione-seduzione e riconquista di Bella e Johann. Il Corpo di Ballo è molto in forma e mostra un'eleganza all'altezza degli altri grandi teatri europei e quindi un lavoro di prima classe della direttrice Abbagnato.

L'allestimento del Wiener Staatsballet, con le scene di Jean-Michel Wilmotte e i costumi di Luisa Spinatelli, è sinonimo di eleganza e sobrietà, con un divertente secondo atto su un giardino a scacchiera ed il ritorno del bianco e nero come garbata unione cromatica a contrasto, come i costumi di Bella in bianco nella prigione (in nero il tutù invece nella sala da ballo su calze eburnee); ed il completo ovviamente nero di lui. A completare, metaforicamente entrambi in nero, si libreranno nel valzer finale. Sotto le luci garbate di Jean-Michel Désir, ci deliziamo sulle note che conduce con sicurezza il Maestro Alessandro Cadario con un'Orchestra perfettamente in linea con il fulgore dello spettacolo. Lunghi applausi di un pubblico fortemente divertito e abbagliato da questa luminosa raggiera danzante.

Pubblicato in: 
GN10 Anno XVII 11 gennaio 2025
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell'Opera di Roma
Stagione 2024/2025 I volti del potere
Il pipistrello
Musica Johann Strauss Jr.

Balletto in due atti
Direttore Alessandro Cadario
Balletto di Roland Petit
RIPRESO DA Luigi Bonino

Assistente alla coreografia Gillian Whittingham
Scene Jean-Michel Wilmotte
Costumi Luisa Spinatelli
Luci Jean-Michel Désiré

PERSONAGGI E INTERPRETI
Bella Rebecca Bianchi / Marianna Suriano 2, 4 gennaio ore 15
Johann Michele Satriano / Mattia Tortora 2, 4 gennaio ore 15
Ulrich Alessio Rezza / Antonello Mastrangelo 2, 4 gennaio ore 15

Orchestra, Étoiles, Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma
con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma

Allestimento Wiener Staatsballett