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Panini Comics. L'accuratezza antica di Jeremy Bastian
L’hanno definito l’Alice in wonderland del XXI secolo: pur essendo una storia diversa, giustamente e meno male, contiene la stessa forza visiva e la stessa costruzione di mondi dell’opera di Carroll, con le ovvie differenze. La maledizione della ragazza pirata è una graphic novel sui generis ideata da Jeremy A.Bastian e presentata in italiano da 9L, la linea di fumetto d’autore della Panini Comics che affianca le altre collane dedicate alle nuvoli parlanti più seriali.
La storia è ambientata nel 1728 a Port Elizabeth in Giamaica, ed è incentrata sulla ricerca delle proprie origini, di probabile figlia di un pirata, di una ragazza, che viene buttata in mare dopo che ha stretto un’amicizia troppo forte con Apollonia, la bambina del governatore. Qui cominciano una serie di peripezie tra realtà e fantasia, in un mondo alternativo, quello dei Mari di Omertà con le loro strane creature, in cerca di un padre mai conosciuto ma anche di se stessa.
La storia è indubbiamente importante in questo fumetto, che rappresenta uno dei tanti titoli che celebrano il ritorno di un archetipo dell’immaginario come il pirata. Ma non è tutto, perché La maledizione della ragazza pirata si distingue anche per la presentazione grafica, insolita e di grande impatto.
Lo stile di disegno di Bastian è curatissimo, e le sue immagini, più che il fumetto, rievocano gli xilografi e i disegnatori dell’Ottocento francese e inglese, Gustave Doré e Arthur Rackham in testa. Le tavole sono opere d’arte minuziose e curatissime, che vanno oltre lo schema delle vignette, con una nuova impaginazione e organizzazione dello spazio visivo e un testo che illustra e fa parlare le immagini.
Ma la presentazione grafica non si limita alle immagini: la carta scelta, ripresa nell’edizione italiana, è insolita, porosa, ruvida, con una filettatura dei bordi particolare, a voler richiamare le antiche mappe del tesoro. E in fondo di un tesoro si tratta, un nuovo modo di concepire il fumetto d’avventura, un’opera d’arte unica e insolita, per un pubblico di cultori che cerchino anche qualcos’altro oltre ad una bella storia ben raccontata e disegnata.
Un prodotto forse di nicchia, ma di grandissima qualità, per mettere insieme l’idea del fumetto e dell’oggetto artistico: tra l’altro la storia della ragazza pirata in cerca delle sue origini si chiude con un finale aperto, e c’è da sperare in un nuovo capitolo. Anche se ci vorrà del tempo, Jeremy A. Bastian è un autore molto pignolo, un artista che ci tiene a dare la massima cura alle sue opere. Come del resto è impossibile non notare sfogliando il fumetto, anzi il mondo in cui si è immersi aprendo queste pagine.