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ROMA CAPODARTE 2025. Un inizio barocco e festante
La IV edizione dellla grande Festa di Roma Capitale CAPODARTE per il primo dell'anno 2025 ha ospitato per l’intera città 100 eventi completamente gratuiti. Ne vogliamo sottolineare uno in particolare cui abbiamo partecipato e che ci è sembrato di notevole qualità e verso cui puntare la nostra attenzione.
La mattina del primo dell'anno alle ore 11.30 si è svolto un pregiato concerto di musica barocca al Casino Nobile dei Musei di Villa Torlonia: l’ensemble Enea Barock Orchestra ha proposto una selezione dalla produzione di Johann Sebastian Bach (1685-1750) dedicati all'Italia. Il titolo è "Bach in Italia: un viaggio immaginario", come ha spiegato Salvatore Carchiolo, il Maestro al clavicembalo e curatore della brochure del programma: "Il viaggio del Kantor in Italia rimase un viaggio dell'intelletto", e quasi tutto ciò che provenne dallo stile italiano passò attraverso le trascrizioni bachiane, fucina del suo trasporto per l'Italia e matrice del suo apporto musicale in questa direzione e "transustanziazione".
In particolare, sono stati eseguiti dall'ensemble la Sinfonia dalla Cantata "Non sa che sia dolore" BWV 209, di estrema raffinatezza e cantabilità, un'introduzione dolcissima all'amata penisola che Bach immaginava con note deliziose e scorrevoli, del tutto trascinanti su un pubblico numerosissimo nel salone da ballo del Casino Nobile di Giovanni Torlonia la cui architettura si deve a Giuseppe Valadier. Nella volta affrescata sono rappresentate le storie di Amore, a cura di Domenico Toietti e Leonardo Massabò mentre nelle lunette sono dipinti il Volo delle Dodici Ore, il Volo delle tre Grazie, sempre di Massabò e il Parnaso di Francesco Coghetti. Una sala la cui acustica, si è presentata disponibilissima a veicolare perfettamente i suoni, probabilmente anche per l'apporto numeroso delle persone intervenute, come a placare echi ed eventuali risonanze.
Il pregiato ensemble dell'Enea Barock Orchestra, è stato presentato da Francesca Ascioti, cantante d’opera affermata a livello internazionale nenché fondatrice e direttrice artistica dell'orchestra, nata a Roma nel 2018 e rapidamente affermatasi nel ricco panorama delle orchestre specializzate nell’esecuzione della musica dei secoli XVII e XVIII. L’orchestra coinvolge in gran parte musicisti romani, aggregando professionisti esperti e giovani talenti in una realtà attiva prioritariamente sul territorio della nostra città. L'ensemble si compone di Marco Ceccato al violoncello ed alla direzione, che conosciamo da anni, aper i concerti con l'Accademia Ottoboni presso le Innsbrucker Festwochen der alten Musik, settimane estive dedicate alla musica antica nella capitale del Tirolo. In proposito vogliamo sottolineare una performance straordinaria della stessa Francesca Ascioti, contralto, nel ruolo titolo de La Dori proprio durante le Innsbrucker Festwochen del 2019.
L’attività di EBO, oltre alla presenza in prestigiose sedi concertistiche internazionali, include la ricerca musicologica sul repertorio poco conosciuto del Barocco e la sua riproposizione all’interno degli spazi architettonici, civili e religiosi, della Roma barocca, intendendo così porsi come una realtà viva e attiva del panorama culturale capitolino. La realtà di una Orchestra in Residenza, come d'uso spesso nei palcoscenici mitteleuropei, sarebbe augurabile per una sala come quella del Casino Nobile, parterre delizioso per un ascolto dedicato.
Grandi protagonisti della seconda composizione bachiana in programma, ovvero il Concerto nach italienischem gusto BWV 971, sono stati, insieme ai sovracitati Salvatore Carchiolo al cembalo e Marco Ceccato al violoncello, gli altri componenti: Manual Granatiero al flauto traversiere; Marco Piantoni e Barbara Altobello ai violini; Teresa Ceccato alla viola; Marco Contessi al Contrabasso.
L'ultima composizione è forse quella piu' melanconicamente danzante e struggente, nonchè universalmente conosciuta, l'Ouvertire in si minore BWV 1067, e a nostro umile avviso, l'apice della performance con numerosi applausi che hanno fatto aggiudicare al pubblico festante ben due bis.