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Six Shots di Alfredo Mogavero. Sei incursioni nel weird West
Sbarca in libreria Six Shots, Sei racconti del Weird West, raccolta dell’esordiente Alfredo Mogavero, giovane salernitano che scrive già da qualche anno. Dopo un passato come cameriere, distributore di volantini, venditore telefonico e contabile ai mercati generali della frutta, finalmente si iscrive all’Università, dove sta per laurearsi in Lingue e letterature straniere, e inizia a dedicarsi alla scrittura. Si cimenta col fantasy, vira poi verso l’horror, passando per il noir e la fantascienza. E, alla fine, ecco qui il suo primo libro.
Vecchi pistoleri, ubriaconi, becchini, spiriti, partite a poker e donne fatali. Gli ingredienti per una serie di racconti gustosa sembrerebbero esserci tutti. E infatti è così. Ma Mogavero soprende soprattutto per la sua ironia e per la sua capacità di mescolare con abilità tutte le caratteristiche della letteratura western con elementi weird fantasy.
Si comincia con ‘Sei Pistole’, che ha come protagonista Patty, una ‘‘mummia in gonnella’’ sulle tracce del temutissimo pistolero Greg Sei Pistole, per poi passare a ‘Twilight Jackson e Paddy McGee’, dove il protagonista è invece un uomo la cui esistenza ‘’era stata un susseguirsi di quelle brutte avventure che ti fanno diventare taciturno e ti sbrindellano l’anima riducendola a uno straccio sporco’’, Twilight Jackson, appunto, che attira i fulmini ‘’come un pezzo di metallo piantato su un tetto’’.
Nel terzo racconto, ‘Nebbia e Silenzio a Cherokee Hill’, fa poi il suo ingresso in scena un becchino un pò particolare, Bronson Biggs, avido divoratore di testi filosofici, accompagnato dal giovane tuttofare Tip Wilson, ‘’venuto su forte come un mulo da soma e più o meno intelligente uguale’’. E poi ‘La Notte del Poker’, dove il protagonista è invece Ewan Bleen, avido giocatore che stringe un patto con un losco figuro, Pastrano Nero. Il prezzo della vittoria è molto hot: appagare sessualmente quattro giovani donzelle insaziabili. Tra queste spicca senza ombra di dubbio la guapa, messicana ninfomane ‘’dai capelli neri come inchiostro di china’’.
Poi è la volta di Padre Norton, protagonista de ‘I Baluardi’, uomo di chiesa perdutamente innamorato di Virginia e che dovrà vedersela con due stranieri alla disperata ricerca di un bambino di colore. Infine ecco l’ultimo racconto, ‘Resa dei Conti’, che rappresenta un pò la chiusura dell’intera raccolta. La protagonista è la Patty di ‘Sei Pistole’, impiegata in banca scopertasi poi abile e crudele cacciatrice di taglie. In queste ultime pagine del libro però, fanno la loro ricomparsa anche Twilight Jackson, il becchino, Pastrano Nero e la guapa, che questa volta non ha più le sembianze di una giovane e caliente messicana, ma quelle di un piccolo serpente rosso. Ma ‘Resa dei Conti’ è soprattutto la riconciliazione di una donna con il suo uomo, con colui di cui aveva perso le tracce, con colui che l’aveva abbandonata.
Insomma un bel libro questo di Mogavero, che non solo scrive bene, ma riesce anche a dare spessore ai personaggi che animano i suoi racconti, con gradevoli quanto sapienti incursioni nel surreale e nel fantastico. E tutto questo con un’ironia davvero invidiabile. Promosso a pieni voti.