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Spira Mirabilis all'Accademia Filarmonica. Un'orchestra autonomamente mirabolante
Il 2 dicembre 2010 in un affollato Teatro Olimpico ha debuttato l'orchestra Spira Mirabilis, suscitando un grande entusiasmo nel pubblico che ha lungamente applaudito ottenendo un bis. Spira Mirabilis, l'orchestra in residence dell'Accademia Filarmonica Romana per i prossimi tre anni, è composta da musicisti con una età media di venticinque anni, che periodicamente si incontrano per studiare un brano musicale. Come essi stessi hanno affermato non si tratta di voler eliminare il direttore ma di poter svolgere lo studio di approfondimento che precede il lavoro con l'orchestra per chi debba dirigerla.
Spesso il direttore a causa del poco tempo riservato alle prove non ha il tempo necessario per comunicare il perché delle sue scelte interpretative all'Orchestra. Il concerto per Spira Mirabilis è un momento di condivisione con il pubblico del risultato raggiunto dopo lo studio svolto collettivamente, risultato che non è punto di arrivo, bensì una tappa in quanto lo studio continua.
L'esecuzione della Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore op. 38 di Schumann, di cui nel 2010 ricorre il bicentenario della nascita ,è stata preceduta da una breve introduzione; in nome di tutti Lorenza ha spiegato il contesto in cui nata la composizione. La sinfonia fu scritta in un momento di grande felicità in quanto Schumann e Clara Wieck erano riusciti a sposarsi; decisero di tenere un diario alternandosi nella scrittura.
Clara scrisse che il la creazione del marito è legata ad una poesia di Adolph Böttger in cui è descritta la primavera che scaccia l'inverno, la metrica dell'ultimo verso - “Im Thale blüth der Frühling auf” (nella valle sboccia la primavera) – diventa il tema iniziale, che hanno fatto ascoltare prima con la declamazione del versi poi facendo ascoltare la musica. L'orchestra ha interpretato questa partitura rendendo con passione lo spirito gioioso che pervade la composizione con grande cantabilità. La densità del suono e l'attenzione alla dinamica hanno dimostrato la grande professionalità dei componenti e soprattutto hanno reso partecipe il pubblico del piacere di suonare insieme che unisce questo gruppo di giovani artisti.
Il tema iniziale è esposto e sviluppato nell'Allegro molto vivace che segue l'Andante iniziale, mentre il secondo tema è più ritmico ma sempre basandosi sul primo; ritmo è stato reso con precisione dall'orchestra. Il larghetto è un melodico Lieder - un tipo di composizione cara a Schumann -, la cui cantabilità è stata ben interpretata dalle varie sezioni dell'orchestra e introduce lo Scherzo molto vivace in cui non vi è alcuna drammaticità, ma propone ben due “trii” ed è un un ponte pieno di fantasia che conduce al gioioso Allegro finale.
Dopo il concerto il pubblico ha potuto dialogare con i membri dell'orchestra; uno scambio interessante e vivace. Siamo lieti dell'affluenza alla Filarmonica in quanto da tempo notiamo una certa pigrizia mentale nel pubblico che va soprattutto all'Auditorium trascurando l'offerta anche di alto livello proveniente da istituzioni come la Filarmonica, l' Istituzione Universitaria dei Concerti o il Gonfalone. Nel caso poi dell'Accademia Filarmonica abbiamo notato da parte della nuova direzione artistica un rinnovamento molto interessante nel porgere l'offerta musicale, anche proponendo gli incontri con gli artisti, rinnovamento che speriamo sia riconosciuto e premiato dal pubblico.