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Spoleto. 64°Festival dei Due Mondi con Monique Veaute
Il 64°Festival dei Due Mondi, che si aprirà il prossimo 25 giugno, animerà 15 diversi luoghi di Spoleto fino all’11 luglio. È il primo ideato da una donna, la direttrice artistica Monique Veaute, che nella conferenza stampa di presentazione ha descritto la calorosa accoglienza ricevuta dagli spoletini. Ha inoltre affermato che per la programmazione musicale si è ispirata a Gian Carlo Menotti, che nel 1958 fondò il Festival, e a Giorgio Ferrara per quella teatrale, ha anche aggiunto che intende riallacciare i contatti con gli USA affinché si rinnovi la fruttuosa collaborazione.
Ci saranno 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi, una ricca proposta interdisciplinare che coinvolge Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte. La Rai presenterà a il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica saranno al centro del dibattito culturale e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione.
Nei prossimi cinque anni ci saranno due orchestre in residenza: la Budapest Festival Orchestra, per la prima volta a Spoleto con il suo direttore principale e fondatore Iván Fischer e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. La Budapest Festival Orchestra sarà protagonista del concerto inaugurale di venerdì 25 giugno in piazza Duomo in programma musica francese di inizio ’900: Darius Milhaud, Erik Satie, Maurice Ravel. Ritorneranno i concerti di mezzogiorno, nel primo weekend saranno otto gli appuntamenti di musica da camera con i musicisti ed ensemble della Budapest Festival Orchestra, che spazieranno dal Barocco al secondo ’900.
Domenica 27 giugno nella Piazza del Duomo Pascal Rophé dirigerà l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Oedipus rex di Igor Stravinskij, omaggio al compositore nel cinquantesimo anniversario della scomparsa con Allan Clayton (Oedipus), Anna Caterina Antonacci (Giocasta) Andrea Mastroni (Creonte/Messagero) Mikhail Petrenko (Tiresia) John Irvin (Il Pastore), voce recitante Pauline Cheviller. Chiuderanno il programma i tre Nocturnes di Claude Debussy. Per i concerti da camera i professori dell’Accademia presenteranno una matinée dedicata a Francis Poulenc, i Quartetti per archi e pianoforte di Gustav Mahler e Robert Schumann con il Quartetto Werther.
Antonio Pappano, Luigi Piovano e Alessandro Carbonare presenteranno un concerto dedicato alla musica di Johannes Brahms. Il Coro di Santa Cecilia, con un ridotto organico strumentale, sarà diretto da Alvise Casellati in un concerto con musiche di Holst, Kancheli e Bernstein. Sempre all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia guidata da Antonio Pappano è affidato il gran finale domenica 11 luglio in piazza Duomo in programma la Sinfonia da L’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini, Sheherazade di Nikolaj Rimskij-Korsakov e Friedemann Eichhorn sarà il violino solista per 1001 Nights in the Harem del compositore turco Fazıl Say.
Arriverà anche la giovane promessa Marie-Ange Nguci per la prima volta in Italia e al Festival dei Due Mondi eseguirà brani di compositori che sono stati anche grandi organisti e improvvisatori: Johann Jakob Froberger e Camille Saint-Saëns. La musica sperimentale ed elettronica sarà presente con il pianista Francesco Tristano insieme al The New Bach Players e al percussionista tedesco Ruven Ruppig che accosteranno alla musica di Johann Sebastian Bach quella elettronica Non mancherà neanche il jazz, in collaborazione con Umbria Jazz arriveranno due dei migliori pianisti sulla scena internazionale Brad Mehldau e Fred Hersch in trio con Drew Gress e Joey Baron.
L’opera Jeanne d’Arc au Bûcher di Arthur Honneger, per la regia di Romeo Castellucci, sospesa per le limitazioni imposte dall’emergenza Covid, verrà proposta in video nella versione ripresa al Teatro La Monnaie De Munt di Bruxelles. Debutterà sempre in versione cinematografica, la nuova creazione di Lucia Ronchetti Inferno, per la regia di Kay Voges e Markus Lobbes in coproduzione con Opera und Drama Theatre Frankfurt am Main, nell’ambito delle iniziative del Festival di Spoleto per i settecento anni dalla morte di Dante Aligheri.
Per la danza verrà proposta la contaminazione tra generi saranno presentate diverse coreografie, di Mourad Merzouki ci sarà Folia con molteplici connivenze tra hip-hop e musica barocca, tra la tarantella italiana e l’elettronica, tra il balletto classico e i movimenti dei dervisci rotanti. Jonas Lopes e Patrick Lander presenteranno Coin Operated, un’installazione performativa dove il dialogo con il pubblico è diretto e la continuità della performance dipende dalle dinamiche del dialogo stesso. Flora Détraz esplorerà il rapporto tra voce e movimento in Muyte Maker verrà rappresentato il ruolo della donna nella società segnata da visioni arcaiche e patriarcali. Angelin Preljocaj tornerà al balletto narrativo con Le Lac des Cygnes per rileggere il capolavoro musicale di Čajkovskij con arrangiamenti contemporanei. L’ensemble australiano Circa guidato dal direttore artistico Yaron Lifschitz è la prima compagnia di circo contemporaneo a portare in scena Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij, proposto sul Digital Stage.
Per il teatro saranno presenti drammaturghi internazionali e italiani, dalla Norvegia il coreografo e regista Alan Lucien Øyen presenterà a Spoleto The American Moth una performance di narrazione, danza e teatro sul tema della rete, coniugando la tecnica di differenti discipline artistiche, compresa quella cinematografica, con la partecipazione, tra gli altri, di Liv Ullmann. Per l’Italia Leonardo Lidi, che spicca per il suo approccio di restituire il primato al testo, debutterà con La signorina Giulia di August Strindberg in prima assoluta. Liv Ferracchiati presenterà La tragedia è finita, Platonov in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria, Lucia Calamaro offrirà un nuovo spettacolo Darwin Inconsolabile (Un pezzo per anime in pena) e Massimo Recalcati debutterà a Spoleto come autore teatrale con Amen regia di Valter Malosti.
Il Festival dedicherà una serata a Giorgio Strehler), in occasione del centenario della nascita. La vita artistica del grande regista italiano sarà ripercorsa attraverso lettere autografe, brani teatrali e appunti di prove dalla moglie Andrea Jonasson con Monica Guerritore e Margherita Di Rauso, che saranno accompagnata dal Quartetto del Teatro Regio Torino e dal pianista Carlo Caputo.Nel settimo centenario della scomparsa di Dante il regista Piero Maccarinelli porterà in scena la parola dantesca con Fausto Cabra, Massimo De Francovich, Luca Lazzareschi, Manuela Mandracchia, mentre l’Ensemble Micrologus proporrà le musiche, che Dante ben conosce e cita, quelle dei i “trovatori”.
Tra i progetti speciali oltre alla prima edizione del Festival Rai per il Sociale, dedicato alla sostenibilità in ambito economico, ambientale e sociale, segnaliamo la sperimentazione di giovani attori e registi della rassegna teatrale e dei laboratori internazionali, organizzati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Ci sarà inoltre l’European Young Theatre, alla sua VIII edizione, che presenterà attori e registi allievi delle più importanti scuole internazionali proporre studi e performance in una Group Competition, partendo da una terzina dantesca scelta liberamente dal gruppo di lavoro. Sarà presente anche la rassegna di La MaMa Spoleto Open dieci spettacoli a cura di La MaMa Umbria International, residenza artistica, centro studi e produzione fondata nel 1990 da Ellen Stewart, già fondatrice e direttrice artistica del Teatro La MaMa E.T.C. di New York.
Per le mostre sarà presentata Pina Bausch e la sua rivoluzione: il teatro della commedia umana che raccoglie gli scatti di Piero Tauro alla grande coreografa e al suo Wuppertal Tanztheater. Windows sarà la prima di una serie di esposizioni a cura di Teodora di Robilant in collaborazione con la Galleria Alessandra Bonomonti. Presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola sarà possibile visitare la mostra Disegni di Giuseppe Penone a cura di Marco Tonelli. Ci sarà anche un calendario giornaliero di incontri, i protagonisti degli spettacoli incontrano il pubblico, prima della prima: Iván Fischer, Leonardo Lidi, Mourad Merzouki, Lucia Calamaro, Alan Lucien Øyen, Jonas&Lander, Francesco Tristano, Michele Dall’Ongaro, Angelin Preljocaj, Liv Ferracchiati e Antonio Pappano.