Supporta Gothic Network
Stradivarius. L'ensemble Arparla e ciò che nasconde la musica rinascimentale
Ensemble Arparla: Sonate op.4, Toccate e Correnti di Marco Uccellini e Michelangelo Rossi. Un interessante CD Stradivarius con Davide Monti, violino, Maria Cristina Cleary, arpa doppia, Alberto Rasi, viola da gamba e violone, Rogério Gonçalves, dulciana.
Davide Monti, violino dell'ottimo ensemble Arparla protagonista di questo CD Stradivarius dedicato a composizioni tardo rinascimentali, nell'appassionante e diremmo anche appassionato testo delle note illustrative allegate al CD, rivela alcune indicazioni utili ad una migliore fruizione dei brani proposti. L'incipit del testo ci ricorda l'inaspettata e devastante situazione di paralisi che anche il mondo della musica ha vissuto e sta vivendo. Inattività che non ha però impedito di approfondire alcuni aspetti biografici ed estetici degli autori scelti per la registrazione.
Marco Uccellini (1610-1680), attivo nell'ambito della corte Modenese, è sostanzialmente il protagonista del CD, nel quale sono presenti quattordici tracce rispetto alle sette di Michelangelo Rossi (1601-1656), forse oggi più noto rispetto ad Uccellini. Il giudizio comunque non deve tenere conto del numero di brani proposto, e possiamo subito affermare che tutto il CD è impeccabilmente eseguito e registrato, di grande piacevolezza, mettendo in evidenza le doti e la perizia di ciascun esecutore.
I dati anagrafici degli autori collocano come detto i brani in un periodo, il tardo rinascimento, nel quale la musica stava vivendo un momento di transizione epocale, traghettando la musica colta occidentale in un periodo, il barocco, nel quale si sarebbero affermati schemi armonici e formali che ne avrebbero condizionato lo sviluppo nei secoli successivi.
L'ascoltatore meno consapevole, ma non per questo privo di sensibilità, ascoltando brani di questo periodo percepisce senza dubbio alcune caratteristiche che la rendono inconfondibile e che noi possiamo identificare, per esempio, in schemi ritmici ed armonici particolari, utilizzo di fioriture e richiamo a forme di danza.
L'ensemble Arparla (Davide Monti, violino, Maria Cristina Cleary, arpa doppia, Alberto Rasi, viola da gamba e violone, Rogério Gonçalves, dulciana) se dovessimo limitarci a questa modalità di ascolto, propone in questo CD Stradivarius un'esecuzione ineccepibile, accurata e coinvolgente, esaltando proprio quelle caratteristiche sopra citate che rendono questo repertorio così affascinante ed intrigante. In tale senso l'esecuzione all'arpa doppia dei brani di Michelangelo Rossi da parte di Maria Cristina Cleary, grazie alle notevoli doti tecniche ed interpretative, trasporta l'ascoltatore in un'atmosfera sognante e senza tempo, seducendo i sensi con l'avvolgente timbro dello strumento.
Ritornando tuttavia all'interessante testo di Davide Monti, è fornita con dicrezione all'ascoltatore un'altra chiave di lettura, applicabile non solo a questo CD ma al repertorio del periodo in generale, che rivela un approccio estetico dei compositori dell'epoca e che fa parte, come altre modalità anch'esse tipiche, di una visione non solo della musica ma dell'arte e della scienza in generale che stava per essere sostitutita da altre generate dall'evoluzione del pensiero filosofico e speculativo.
Leggendo i titoli di buona parte delle Sonate di Uccellini presenti nel CD, si scoprono intestazioni affascinanti: “”Vittoria trionfante”, La Lucimina contenta”, “L'Ebrea Marinata”, “L'Hortensia virtuosa”, ma anche “Laura rilucente” o “La Prosperina”. L'ascoltatore poco avvezzo al repertorio si potrebbe forse stupire da queste titolazioni, considerandole solo stravaganti esercizi verbali. In effetti nel rinascimento, ma anche nel barocco nel repertorio francese, era frequente sottotitolare molte composizioni strumentali, nel caso della musica francese con evidente scopo descrittivo, citando animali o stati d'animo, ma in casi come questo con finalità in apparenza meno chiare. Davide Monti suggerisce un subliminale intento celebrativo con riferimenti alle nobili famiglie alle quali erano dedicate le composizioni o eventi importanti legati anch'essi alle casate dedicatarie.
Questa chiave di lettura non influenza ovviamente in maniera sostanziale la modalità d'ascolto, però può essere utile a comprendere e contestualizzare un momento della storia della musica dove, in contrasto con l'immediatezza della percezione sonora, non tutto era svelato e comprensibile. Tornando alle esecuzione dei brani, oltre ai già citati Davide Monti al violino, eccellente, e Maria Cristina Cleary, arpa doppia, anche gli altri artisti coinvolti nella registrazione, Alberto Rasi, viola da gamba e violone e Rogério Gonçalves, dulciana, dimostrano, dovremmo dire confermano grandi qualità tecniche ed interpretative, regalando all'ascoltatore uno splendido affresco sonoro di un mondo forse cronologicamente distante, ma che riesce, con esecuzioni come queste, ad essere percepito come vivo e pulsante.