Supporta Gothic Network
Stradivarius. Il magma architettonico di Quagliarini
La nota etichetta Stradivarius, particolarmente devota a scelte musicali ardite e nello stempo, nonostante si potrebbe pensare il contrario, avvedute, ha pubblicato una "perla" contemporanea dedicata al compositore vivente, classe 1973, Marco Quagliarini. Il titolo è una prospettiva: Ricercare. Nel disco suonano due raffinati musicisti come il pianista Alessandro Viale (altrove recensito in questo stesso settimanale) e la violinista Rebecca Raimondi sotto il nome di Duo Arcoré.
In questi tempi distopici, sia per democrazia sia per l'arte, ascoltare un cd come questo è un'operazione di viaggio nello spirito e, tra le note, si sviluppano trame letterarie che mi fanno riflettere sui labirintici emosferi di vetro di Evgenij Zamjatin, che nel 1924 ha pubblicato l'ispiratore di 1984, ovvero, "Noi".
Zamjatin era un ingegnere e ha progettato la celebre nave rompighiaccio Saint Alexander Nevskij, ribattezzata Lenin in onore del rivoluzionario russo a capo dell'ottobre rosso che tutti conosciamo, ma anche progettista, nel suo romanzo distopico, di una città completamente trasparente, di vetro ed altri materiali che rivelano le forme delle cose e delle persone al loro interno. Nell'ascolto attento al cd mi si è propriamente materializzata questa possibilità, traducendola però nei mondi dello spirito, come se fosse lui stesso a manifestarsi, nelle sue rivelazioni plurime, nei tre Ricercare che compongono la composizione di Quagliarini.
Cilindri, trapezi, cubi, triangoli e oggetti formalmente trapezoidali sono il magma architettonico di fronte al quale mi si è rivelata una "ricerca" che il Duo Arcoré "definisce" attraverso l'esecuzione in modo esemplare, un tappeto di scacchi che veicola pensiero ed una perturbante energia, una ricerca che lo stesso compositore Quagliarini descrive così:
"«Ricercare»: «Esso ha il duplice significato di ricerca interiore e strutturale». Un «procedere», come «tempo»: «Ricercare, appunto, per progredire». Parole lineari che mettono l’accento su una concezione della musica come viaggio al termine del quale qualcosa muta. (Dal libretto del cd).
L'uso stesso della dodecafonia implica in questo caso un "volo tridimensionale", come nel Ricercare III per violino solo, "preparato" però dal duo in simbiosi con Raimondi e Viale nel Ricercare II: sebbene si snodi su contrasti vi è un forte legame di fondo tra i tre Ricercare, come se, nonostante i "dissidi" veloci quanto impervi tra strumento ad arco e i martelletti percussivi del piano, si stabilisce una connessione profonda, a rime alternate.
Un breve excursus ci aiuta a capire le strade labirintiche di questi Ricercare: Marco Quagliarini si è diplomato in Composizione nella classe del M° Ivan Vandor presso il Conservatorio di S. Cecilia per poi conseguire, con il massimo dei voti e la lode, il Diploma Accademico di secondo livello in composizione col M° Gianpaolo Chiti e il M° Matteo D’Amico. Nel 2009 si è diplomato con il massimo dei voti nel corso di “Alto Perfezionamento” dell’Accademia di S. Cecilia nella classe di composizione del M° Ivan Fedele, ricevendo dal Presidente della Repubblica il prestigioso premio “Goffredo Petrassi”.
Rebecca Raimondi, violinista che sta approfondendo il lato barocco della sua preparazione, ha studiato alla Musikhochschule di Francoforte con Mechthild Karkow e Petra Müllejans. E' stata Fellow presso la Guildhall School of Music and Drama di Londra, dove ha studiato con David Takeno e Jacqueline Ross. Tra i premi ricevuti, l' “Excellentissimus” con il patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana, e il premio “Monte dei Paschi di Siena” come migliore allieva del M. Salvatore Accardo. Ha collaborato con orchestre quali la Freiburger Barockorchester, l'Academy of Ancient Music, la Dresden Festspielorchester, la Lucerne Festival Academy Orchestra, l'Orchestra Leonore. Particolarmente dedi-ta alla musica contemporanea, negli ultimi anni ha proposto la première di vari brani per violino solo a lei dedicati e ha al suo attivo un'intensa produzione discografica che l'ha portata a collaborare con com-positori quali Robin Holloway, Peter Seabourne, Karl Fiorini e David Collins.
Alessandro Viale al pianoforte è un musicista eclettico che crede nella figura dell'artista a tutto tondo, attivo nella società. Per questo motivo, ha studiato pianoforte, clavicembalo, composizione, direzione d'orchestra e musica da camera, allo stesso tempo laureandosi in Fisica. Particolarmente dedito alla musica contemporanea, Alessandro ha diretto orchestre e cori, fondato ensemble, composto una colonna sonora, suonato in sale da concerto in Italia, nel Regno Unito, in Norvegia, Germania, India, Malta e Spagna. Ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche e come compositore, è stato eseguito in tutta Europa. Grazie alla collaborazione con numerosi compositori, ha proposto la prima esecuzione di un gran numero di brani, molti dei quali scritti appositamente per lui. Dal 2015 ad oggi ha registrato nove CD, spaziando dalla musica classica alla moderna, dalla minimalista alla contemporanea per etichette quali Brilliant Classics, Sheva Contemporary, KHA, Cremona Records, Da Vinci e Stradivarius, che hanno ottenuto eccellenti recensioni su riviste quali Gramophone, Musical Opinion, BBC Music Magazine, il Financial Times e molte altre. Insieme alla violinista Rebecca Raimondi ha fondato il Duo Arcoré nel 2013 che risiede a Francoforte ed ha debuttato all'Accademia Chigiana di Siena, cui ha fatto seguito un denso elenco di concerti in tutta Europa tra cui segnaliamo i concerti alla Milton Court Concert Hall e al Borough New Music di Londra, al Festival di Nuova Consonanza (dove ha vinto il premio Scotese), al Festival Pontino, a Villa d'Este, all’Accademia Filarmonica Romana, all'Istituto di Cultura Italiana di Madrid, al Museo del Violino di Cremona.