Tactus. Il clarinetto del XX e XXI secolo con José Daniel Cirigliano

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Cirigliano clarinetto XX XXI sec.jpg

Josè Daniel Cirigliano propone in un CD Tactus una serie di composizioni contemporanee per clarinetto solo. Una scelta sotto certi punti di vista audace ma anche una sfida affascinante nei confronti dell'ascoltatore ed acquirente, che notoriamente si muove con cautela nel mondo della musica dei nostri tempi.

Una sfida che dal nostro punto di vista, ma siamo convinti di trovare alleati, vede Cirigliano vincitore grazie non solo alla scelta delle composizioni ma anche dalla perizia e sicurezza tecnica dimostrata nell'esecuzione e dalla cura e raffinatezza con le quali ha affrontato le problematiche espressive richieste dagli autori.

Gavilàn, Ravera, Fraioli, Smith, Scelsi, Mattaliano, Bettinelli sono i compositori presenti nel CD. Senza voler discriminare, i due con maggior possibilità di essere conosciuti da un pubblico non specializzato in questo genere di repertorio sono Scelsi e Bettinelli, ma anche gli altri nomi rapresenteranno senza dubbio una piacevole sorpresa.

Dopo questa doverosa premessa, compito di chi scrive è a questo punto accompagnare l'ascoltatore indicando delle chiavi di lettura per facilitare l'ascolto dei brani. Come noto il mondo della musica cosiddetta contemporanea rappresenta, utilizzando un temine usato ed abusato, una nicchia sia nel repertorio ma anche nella programmazione dei concerti. Senza divagare troppo in considerazioni che allontanerebbero in questo caso l'attenzione e meriterebbero molto spazio, è evidente tuttavia che una delle caratteristiche più appariscenti ed in certi casi respingenti della musica del nostro tempo è la difficoltà a percepire un'immediata sensazione di gradevolezza, intesa nel senso più tradizionale del termine, alla quale gli ascoltatori della musica occidentale sono potremmo dire geneticamente abituati. Provocatoriamente potremmo allora dire che anche i contemporanei di Beethoven consideravano “sgradevoli” le sue ultime opere, così come apparivano inconsuete le armonie di Debussy o Schoemberg, per essere poi, se non comprese, per lo meno assimilate in gusto comune ed in una prassi compositiva.

I brani presenti nel CD Tactus che vede protagonista l'ottimo Josè Daniel Cirigliano sono tutti per clarinetto solo (all'occorrenza in sib, basso, piccolo in mib) e pertanto ancor più impegnativi rispetto a composizioni cameristiche o con orchestra, lasciando completamende a nudo lo strumento che deve sostenere ed in qualche modo dimostrare una completa autonomia e valenza espressiva.

Lo strumento utilizzato si presta a essere utilizzato ed esplorato alla ricerca delle più diverse modalità espressive, caratteristiche già note anche ai compositori del passato ( si pensi a quanto scritto da Mozart, Brahms, Poulenc...). Ma essere uno strumento particolarmente docile e predisposto grazie al suono ed alle dinamiche ad esser espressivo non è ovviamente sufficiente sia per l'esecutore che per il compositore. Per suonare “bene” i brani presenti nel CD è necessario essere un ottimo clarinettista, e Cirigliano dimostra di esserlo, ma anche per scrivere qualcosa di interessante bisogna essere ottimi compositori, ed ognuno di quelli presenti nel CD dimosta di possedere bagaglio tecnico, fantasia creativa e capacità intuitiva adeguate alla realizzione di brani interessanti ed a nostro parere piacevoli.

I brani presenti nelle varie tracce sono tutti di breve durata e rappresentano egregiamente le varie modalità con le quali i compositori decidono di utilizzare lo strumento. Sintetizzando potremmo dire che il CD rappresenta un esempio molto articolato delle infinite modalità espressive che si possono ottenere con uno strumento ad ancia come il clarinetto. Già utilizzare questo paramentro di giudizio nell'ascolto può rappresentare un primo passo per un'adeguata fruizione di un repertorio del genere. Il passo sucessivo dovrebbe/potrebbe essere una maggior consapevolezza di cosa è presente dal punto di vista formale, armonico o simbolico (come nel caso di Scelsi) nella musica così realizzata, ma questo si potrebbe associare ad un ascolto, appunto, più approfondito e professionale.

Rimanendo quindi nella modalità più semplice, quella cioè dell'ascolto ed anche dello stupore di cosa si può fare con il clarinetto, il totale dominio tecnico di Cirigliano e l'apparente facilità (caratteristica degli intepreti di alto livello) con la quale sono affrontati e realizzati i brani, è senza dubbio l'aiuto ideale per scoprire, ascoltare ed apprezzare brani scritti tutti a partire dalla metà del secolo XX o, nel caso si Alessandra Ravera, Antonio Fraioli e Giovanni Mattaliano, nella prima decade del XXI.

Pubblicato in: 
GN3 Anno XII 14 novembre 2019
Scheda
Titolo completo: 

Musica per clarinetto solo tra XX e XXI secolo

José Daniel Cirigliano, clarinetto

Guido Lopez Gavilàn (1944)
Clariloquio, per clarinetto in sib
Alessandra Ravera (1977)
La scatola del tempo, per clarinetto basso
Antonio Fraioli (1966) Quattro pezzi per clarinetto in sib
William O.Smith (1922) Meditations for demi-clarinet
Antonio Fraioli (1966) I miei occhi, per clarinetto in sib
William O.Smith (1922) Five pieces, per clarinetto in sib
Giacinto Scelsi (1905-1988) Isor II, per clarinetto basso
Giovanni Mattaliano (1969) Zeta World, per clarinetto in sib

CD TACTUS TC930002