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Tactus. Il duo Datteri-Lencioni per scoprire il Puccini pianistico
In un CD Tactus con trascrizioni da Puccini per pianoforte a quattro mani il duo pianistico Fabrizio Datteri – Nadia Lencioni svela un repertorio di brani conosciuti e meno conosciuti del grande compositore toscano.
Abbiamo recentemente già considerato alcuni aspetti dell'articolata e variegata produzione di trascrizioni per strumento a tastiera di composizioni di celebri autori, sottolineando come questa consuetudine, che raggiunse in particolar modo nel periodo a cavallo fra il secolo XIX e XX livelli di diffusione e produzione altissimi, contribuiva a consentire sia la diffusione e conoscenza di brani sinfonici o operistici, ma anche a creare un repertorio specifico nel quale brani celebri erano assemblati in pot-pourri destinati all'esecuzione in concerto spesso, come in questo caso, con l'approvazione dell'autore.
Questo interessante CD Tactus appartiene a quest'ultima categoria ed è interamente dedicato ad un compositore particolarmente amato: Giacomo Puccini. Certamente meno noti al grande pubblico i nomi dei trascrittori: Wolff, Frugatta, Becucci, Andreoli, Carignani, tutti musicisti o docenti di composizione conosciuti dall'autore e noti all'epoca in ambiente musicale o accademico. Sicuramente incuriosisce la presenza anche di Michele Puccini, fratello minore di Giacomo, anch'egli musicista ma con una carriera meno fortunata non solo per la presenza e genialità del fratello ma anche per la breve vita, durata solo ventisette anni.
Puccini autore amato, si diceva. In effetti la sua presenza nel panorama musicale non solo italiano ha lasciato un segno indelebile per il linguaggio armonico inconfondibile e per la capacità di rendere indimenticabili in suoi personaggi ed i temi musicali ad essi legati, privilegio solo dei grandi, categoria alla quale senza dubbio appartiene. La sua inesauribile vena creativa ha lasciato il segno non solo nei contemporanei ma ancora oggi celebrati autori di musicals di successo, genere che nella fruizione attuale della musica legata alla narrazione è paragonabile per interesse al melodramma ottocentesco ( ma queste sono considerazioni che verranno approfondite in altra occasione...), come per esempio Lloyd Webber, non hanno mai fatto mistero di trovare in un autore come Puccini un modello. In questo senso, per chi ancora non lo avesse scoperto, l'ascolto della trascrizione dell'intermezzo dalla Manon Lescaut, farà scoprire al termine dello stesso la presenza di un tema di John Williams molto, ma molto famoso di una celebre saga cinematografica fantascientifica...
Venendo alle trascrizioni ed alle loro esecuzioni, senza dubbio il duo Datteri – Lencioni propone una lettura interessante ed accurata, affrontando pagine che in certe sezioni presentano anche una certa difficoltà di esecuzione, affrontata in ogni caso senza problemi. Come già accennato il CD contiene sia pot-pourri di celebri opere come Bohème, Butterfly, Manon Lescaut e Tosca, ma anche la versione pianistica di un Capriccio Sinfonico, uno Scherzo (trascritto in parte da Michele Puccini e completato da Mauro Fabbri) e due Minuetti che fanno scoprire un Puccini giovanile nel quale però è già presente, in particolar modo nel Capriccio, un gusto armonico che si svilupperà negli anni a seguire nei capolavori della maturità (è per esempio presente la stessa idea ritmica e melodica con la quale inizia Bohème).
L'ascoltatore appassionato del compositore lucchese potrà pertanto trovare in questo CD sia citazioni di opere amate ma anche aggiungere pagine senza dubbio interessanti soprattutto nella loro veste pianistica. A questo proposito l'ascolto dell'esecuzione del duo Datteri - Lencioni a nostro parere stimola un'ulteriore interessante riflessione. Oltre alle trascrizioni dei brani strumentali risulta particolarmente intrigante scoprire come, utilizzando il timbro ed il gioco di colori espressivi che il pianoforte consente, nei pot-pourri delle opere vengano esaltate le raffinate armonie molto più di quanto la pur accurata scrittura strumentale pucciniana rivelasse nella versione originale. Diciamo che mancando la “distrazione” sia dello svolgimento dell'azione teatrale sia delle voci, emerge in tutta la sua bellezza l'edificio sonoro e la modernità ed originalità delle armonie utilizzate. Per quanto ci riguarda terminato l'ascolto del pot-pourri di Bohème, dell'Intermezzo di Manon ma anche di Butterfly, sorgeva il desiderio di riascoltare subito le tracce. Non solo, confessiamo di aver avuto l'impulso a rileggere, cioè a suonare, la versione pianistica di Bohème per piano solo di Carignani (il trascrittore dell'Intermezzo di Manon) in nostro possesso per soffermarci e gustare ulteriormente alcuni passaggi.
Questo CD pucciniano nell'esecuzione del Duo Fabrizio datteri – Nadia Lencioni conferma come questo autore sia presente in maniera più o meno consapevole nel nostro cuore e come sia difficile ignorare la poesia della sua musica una volta conosciuta. Tactus colpisce ancora, svelando ogni volta di possedere nel suo catalogo nuove frecce per il suo arco. Con CD come questi è piacevole essere bersaglio.