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Tactus. Scaioli e Tasini per le Sonate a due Cembali di Pasquini
Marina Scaioli e Francesco Tasini propongono in un interessante CD Tactus una serie di Sonate di Bernardo Pasquini “a due cimbali”, offrendo un vasto panorama della perizia e bellezza della scrittura per strumento a tastiera di un grande autore e didatta del barocco europeo, nel suo tempo celebre ed ammirato anche oltre i confini italiani.
Sonate “a due cimbali”, composizioni quindi concepite per esaltare le grandi potenzialità espressive dello strumento principe del barocco creando, appunto, delle Sonate nelle quali, grazie alla presenza di due esecutori, viene sfruttata la possibilità di creare non solo un dialogo fra gli esecutori ma anche di immaginare un unico grande strumento nel quale si intrecciano e si rincorrono idee melodiche e ritmiche.
La raccolta di quindici Sonate presente in questo bel CD Tactus, elaborate e realizzate da Francesco Tasini, ottimo esecutore insieme all'altrettanto valida Marina Scaioli, rappresentano nel catalogo di Pasquini un importante contributo alla letteratura per clavicembalo insieme ad un'altra raccolta di quattordici sonate per cembalo solo.
Forse l'ascoltatore meno esperto si potrebbe stupire dell'utilizzo già in epoca barocca di due strumenti a tastiera, immaginando forse che solo con l'avvento del pianoforte si sviluppasse una letteratura dedicata a due strumenti o al quattro mani. Anche nel barocco invece non così raro l'uso di due strumenti anche se non sempre raggiungendo i livelli del Pasquini. Non va dimenticato poi che già il grande J.S.Bach, con la realizzazione dei concerti per due, tre o quattro cembali e archi, aveva dimostrato come questo strumento potesse essere ulteriormente sfruttato amplificandone le caratteristiche timbriche.
Nelle indicazioni presenti nel retro del CD sui brani contenuti leggiamo ”elaborazione e realizzazione di Francesco Tasini”. Questa importante puntualizzazione rivela un'affascinante caratteristica della prassi esecutiva barocca, che prevede di realizzare anche “ciò che non è scritto”, cioè a dire, come in questo caso ma diremmo abitualmente, realizzare per esempio sopra una linea di basso scritta parti armoniche suggerite da una numerica ben conosciuta, ma anche sfruttare idee melodico-ritmiche per arricchire ulteriormente la struttura musicale del brano, sia per la parte dello strumento singolo, sia per il dialogo con l'altro strumento utilizzato non certo come antagonista ma come pari protagonista.
Ricordare le qualità di Francesco Tasini e Marina Scaioli come interpreti, studiosi e didatti è sicuramente superfluo. La loro presenza in questo progetto garantisce l'alta qualità del prodotto e del risultato artistico. Un CD con quindici tracce, quindi quindici Sonate, un'ora e venti di musica affascinante perché gli esecutori ci accompagnano con esecuzioni impeccabili in un viaggio nel quale ascoltiamo momenti di poesia e malinconia, sezioni vivaci e coinvolgenti, ma anche spumeggianti forme di danza e fioriture in una sorta di grande e raffinato catalogo degli stilemi esecutivi ed espressivi utilizzati sul clavicembalo, in un dialogo che non sempre appare tale, e questo ovviamente non costituisce un difetto ma al contraro un pregio, poiché non si tratta di un certamen ma di un uso degli strumenti, due splendide copie di clavicembali del XVIII secolo, che si fondono in un unicum sonoro.