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Il Sovrintendente Carlo Fuortes, insieme al direttore d'orchestra  James Conlon, Benjamin Davis che ha ripreso la regia da Richard Jones, ed Alessio Vlad, direttore artistico del Teatro dell'Opera di Roma, hanno presentato La dama di picche, al Costanzi dopo 59 anni di assenza a partire da venerdì 19 giugno.

Uno dei massimi capolavori di Pëtr Il'ic Cajkovskij, su libretto del fratello Modest Il'ic Cajkovskij: La dama di picche.è l’opera ispirata all’omonima novella di Puškin. Ill Sovrintendente Fuortes la presenta: "Oggi a questa ottava presentazione assieme a James Conlon, che è ormai una presenza continua, prima con Bohème poi col Sogno di una notte di mezza estate, ora con La dama di picche, un'opera di grandissimo repertorio russo, una pietra miliare dell'opera musicale mondiale. Per la messa in scena in cartellone della prima regia di Peter Stein ci era impossibile ricostruire tutto. Ringrazio piuttosto Magdalena Krysztoforska che sarà Masha, Elena Zaremba che interpreta la contessa, ed infine Maksim Aksenov nel ruolo di German, che ha anche debuttato in Rusalka. "

Alessio Vlad:rileva come: "Il problema per cui si fa raramente La dama di picche è quello di avere il tenore, cioè German. Molti personaggi non entrano nell'azione ma svolgono un ruolo molto importante, cioè quello di dare colore all'opera."

James Conlon aggiunge poi: "Ero stupefatto dal fatto che quasi da sessant'anni non si fa quest'opera. Mi piace moltissimo il repertorio russo. E' stato uno dei miei sogni da tanti anni, quello di dirigerla, perche non l'ho mai diretta. In quest'opera si sente il linguaggio della quinta sinfonia, ed anche della patetica. La dama di picche nacque in quarantaquattro giorni a Firenze, nel 1890. Mi è stato detto che lo dovevo assolutamente fare: è così che si vede nascere qualcosa di veramente speciale. Speriamo di presentare qualcosa degno di questa opera. "

Benjamin Davis, che riprende la regia di Richard Jones, commenta: ":Credo si tratti di un grande privilegio lavorare con questi miei colleghi per La dama di picche: l'opera è un capolavoro ed invito chiunque a metterlo in dubbio. L'estetica della produzione è espressionista e lo noterete dalle scene. Ci sono molti personaggi in quest'opera, ed ognuno di essi ha una propria identità che mette in moto una certa chimica insieme all'ossessione di German, estremamente presente."