Teotihuacàn al Palaexpo. L’edificazione della città e i suoi rituali

Articolo di: 
Livia Bidoli
Scultura di Huehuetéotl il Dio del Fuoco teotihuacano 600-900 d.C.

Un altro viaggio nella Città dove nacquero gli Dei, Teotihuacàn, in Messico, insieme al Professor Saburo Sugiyama nel ciclo di conferenze al Palazzo delle Esposizioni dedicate agli approfondimenti sulla città degli enigmi. Sugiyama è direttore della campagna di scavi e ci conduce tra i misteri della vita rituale nella città delle piramidi votive dal Tempio del Serpente Piumato Quetzalcoatl fino alle due Piramidi del Sole e della Luna congiunte dall’esteso Viale dei Morti che conta una larghezza di ben 50 metri.

Come la maggior parte delle città, Washington per esempio, Teotihuacàn ha un orientamento nord-sud stabilito con esattezza dai suoi costruttori, nonostante non disponessero di strumenti tecnologici adeguati a predisporlo correttamente – ricordo per questo che fu eretta intorno al 300 a.C. e scomparì intorno al VI sec. d. C. Il nucleo dei suoi circa 2000 complessi abitativi corrisponde per estensione all’attuale centro di Washington. 

I tre edifici maggiori sono la Piranide del Sole: alta circa 73 metri i cui lati misurano 225 metri ed è la più grande; la Piramide della Luna, alta 42 metri e con i lati di 145 metri; il Tempio del Serpente Piumato, che è il tempio principale della città e si trova nella Cittadella, larga circa 600 metri. Per dare un ordine di grandezza, la piazza di fronte al Tempio di Quetzalcoatl è più grande di Piazza San Pietro a Roma e può contenere fino a 160.000 persone (San Pietro circa 80.000).

Per ognuno di questi templi venivano sacrificate agli dei delle persone in un numero simbolico. Per edificare il Tempio di Quetzalcoatl furono sacrificate più di 130 persone: il doppio di 130 corrisponde a 260 che è il numero di giorni del calendario rituale, costituito dalla combinazione di 13 numerali e 20 nomi di giorni, che regolava l’influenza delle forze sovrannaturali sul mondo degli uomini. Le vittime sono state ritrovate sepolte all’interno del tempio e la maggioranza aveva le mani legate dietro la schiena ed indossava collane di mascelle umane o di conchiglie. Nella parte davanti sono stati trovati 8 uomini ed otto donne (cfr.la relazione tra l’8 e la morte, che compare in quasi tutte le culture così come quella con l'infinito), mentre dietro sono posizionati 9 uomini e quattro donne, che danno somma totale 13.

Nella Piramide della Luna, edificata intorno al 100 d.C. e costruita attraverso la sovrapposizione di sette piramidi, un po’ come una matrioska, durante gli scavi tra 1998 e 2009 sono stati trovati vari complessi funerari in diversi punti. Nelle tombe indicate come 2, 3 e 4, sono stati trovati dei vasi dedicati al Dio della Pioggia Tlàloc, un puma, un lupo e solo una persona, probabilmente importante e con le braccia legate dietro la schiena. Nella Tomba 3 vi erano molte persone ed offerte mentre nella 4 sono state trovate 17 teste tagliate più una a parte. Nella tomba 5 vi erano tre persone importanti con le mani legate davanti ed incrociate: queste erano sepolte con della giada, simbolo di massima autorità.

Nella tomba 6 dell’edificio 4 (ovvero lo strato 4) erano contenuti 50 animali sacrificati insieme ad offerte di vario tipo, e si crede che le 12 persone ritrovate nella stessa tomba siano state sottoposte a rituali cruenti dato il pugnale di ossidiana (ve ne sono vari in mostra) ritrovato nella tomba. Due persone in particolare avevano orecchini di giada mentre gli altri 10 erano sparsi ed avevano conchiglie come ornamento, con degli aghi di giada conficcati nelle spalle. Alcune persone erano state private della testa. Gli animali erano aquile, felini (puma e giaguaro), lupi e conigli disposti sui 4 angoli ed al centro. Le due aquile, i due serpenti a sonagli (oggi estinti in quella regione), il puma ed il giaguaro (quest’ultimo importato da aree più calde) avevano conigli nello stomaco, il che fa presupporre che i predatori erano stati allevati lì (erano in grosso numero per essere stati importati tutti assieme) e che i conigli erano stati il loro ultimo pasto. Gli stessi animali vengono poi riprodotti sui dipinti murali: l’aquila ha uno scudo come simbolo di guerriero o di sacerdote ed anche gli altri predatori rappresentavano la forza ed il potere politico. Nello stesso edificio 4 sono stati ritrovati anche 18 pugnali:  9 di questi coltelli erano a forma di serpente piumato e disposti a raggiera. Sopra vi era un mosaico di pirite (di oro splendente all’epoca) con una figura che esce dal disco.

La città militare di Teotihuacàn, i cui scavi forniscono notizie sullo statuto politico ancora non certe, è stata costruita sull’unità di misura di 83.06 cm. e tutto veniva eretto secondo questa misura o secondo il suo doppio, triplo, quadruplo, etc. Si ritiene che fosse associata ai movimenti degli astri – è stato stabilito che gli abitanti della città conoscevano il movimento del sole – data l’ossessione degli abitanti di Teotihuacàn per le previsioni del futuro, e che il giorno di inizio del mondo secondo loro datava 12 agosto. Un’altra data importante del calendario sacro era il 30 agosto, a formare quel cerchio sacro su cui l’intera città è stata edificata.

Pubblicato in: 
GN29 Anno III 1° dicembre 2010
Scheda
Titolo completo: 

Mexico. Teotihuacàn. La città degli dei

9 novembre 2010 - 27 febbraio 2011
A cura e omaggio a Felipe Solis Olguin (1944-2009)
Ambasciata del Messico

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Consigli di lettura
David Herbert Lawrence - Il serpente piumato
A cura e traduzione di Walter Mauro ed. Newton Compton