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Torino i colori di Robert Capa a Palazzo Chiablese
Le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano, fino al 31 gennaio prossimo, la mostra Capa in color, dedicata alle foto a colori del celebre fotoreporter Robert Capa, uno dei fondatori dell'agenzia Magnum.
Molti associano Robert Capa agli scatti in bianco e nero con cui ritrasse alcuni celebri momenti della Storia mondiale, come lo sbarco in Normandia o la Guerra civile spagnola. Ma in realtà il fotografo statunitense abbracciò presto l'uso del colore, già durante la Seconda guerra mondiale, come dimostrano alcuni scatti che ritraggono le truppe americane e il corpo francese a cammello in Tunisia, nel 1943.
Una volta finita la guerra la sua attività si orientò infatti verso l'uso di pellicole a colori, soprattutto per le foto destinate a riviste d'epoca, come gli statunitensi Holiday e Ladies’Home Journal, il britannico Illustrated, l'italiano Epoca. Queste foto raccontavano la vita quotidiana negli Stati Uniti, contrapponendo gli opposti delle due realtà sociali, l'alta borghesia, tra cui il jet set legato al cinema, e la gente comune. Robert Capa girava sempre con due fotocamere, per poter scegliere cosa usare.
La mostra Capa in color è nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione di Robert Capa al Centro internazionale di fotografia di New York ed è stata presentata da ICP-International Center of Photography, è prodotta dalla Società Ares e dagli stessi Musei Reali ed è curata dal Centro Internazionale di Fotografia di New York.
Tra le foto in mostra ci sono quelle di Ernest Hemingway all'inizio degli anni Quaranta, gli scatti della Piazza Rossa a Mosca, durante un viaggio nel 1947 con John Steinbeck, i primi coloni in Israele a fine anni Quaranta, le giovani generazioni di inizio anni Cinquanta, ma anche l'alta società nelle località più alla moda, come la Svizzera, le spiagge francesi e Parigi. Non mancano le foto di moda e ritratti di vari attori e attrici, come Ingrid Bergman nel film Viaggio in Italia di Roberto Rossellini, Orson Welles in Black Rose e John Huston in Moulin Rouge, per un totale di 150 immagini, tutte molte suggestive.