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La GAM, Galleria di Arte moderna di Torino in via Magenta 31 continua la sua tradizione di mostre temporanee evento in collaborazione con Skira presentando, fino al 19 luglio prossimo, Modigliani e la Bohème di Parigi, ritratto di una stagione irripetibile artistica e sociale del Novecento, quando si passò dalla pittura figurativa a quella astratta.

La mostra infatti parte dalla vicenda artistica e umana di Amedeo Modigliani, cervello in fuga dall’Italia alla Francia ante litteram, per raccontare l’epoca dell’École de Paris, movimento artistico, culturale e sociale che raccolse vari artisti a cavallo della Grande Guerra nella capitale francese, principalmente nei quartieri allora bohèmien di Montmartre e Montparnasse, creando e vivendo oltre ogni limite, spesso con fini tragiche per le loro esistenze, come avvenne a Modigliani stesso e non solo.

Il percorso della mostra presenta una novantina di opere, tra ritratti, paesaggi, opere astratte, disegni, sculture, di Modigliani ma anche di suoi amici e colleghi come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Survage, Picasso, messe a confronto tra loro con pannelli esplicativi che ricostruiscono l’epoca, presentando quelle che sono ormai icone e anche foto e cronologia di eventi storici e sociali avvenuti in parallelo.

Il grosso prestatore di questa mostra è il Centre Pompidou di Parigi, uno dei musei d’arte contemporanea più importanti al mondo, e il curatore delle collezioni del Novecento Jean Michel Bouhours è il responsabile scientifico dell’evento torinese, tra i più attesi del 2015. Accanto al grosso nucleo proveniente da Parigi ci sono vari pezzi di altre collezioni pubbliche e private.
Tra le opere in mostra, meritano una segnalazione la scultura Princess X di Brancusi, presso il cui atelier Modigliani lavorò a lungo, Ritratto di Dédie di Modigliani stesso, che illustra il poster della mostra, Paysage à Cagnes di Soutine e di nuovo Lolotte sempre di Modigliani, in un percorso che mostra anche l’evoluzione di alcuni artisti verso il cubismo e comunque la voglia di sperimentare dell’epoca, in vite più o meno lunghe.