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Torino. Natale con Pinocchio a Carmagnola nel centotrentenario
Sotto le feste si ritorna tutti un po' bambini, è assodato. Un aiuto in più per sentirsi nuovamente piccoli sognatori è andare a visitare la mostra collettiva su Pinocchio allestita a Carmagnola in provincia di Torino, nella chiesa di S. Agostino nell'omonima piazza. La mostra ha inaugurato venerdì 14 dicembre scorso e sarà visibile fino al 6 gennaio 2013, solamente nei week-end e, eccezionalmente per l'occasione, il pomeriggio di Natale.
L'evento nasce da un'idea del fotografo-editore Antonio Attini, in collaborazione con il collezionista Martinatto, che si proponeva di indire un concorso nazionale alla ricerca di nuove illustrazioni sul tema del burattino più amato in Italia, proprio in occasione del centotrentenario dalla sua nascita.
Il concorso "illustra Pinocchio" ha avuto moltissimo riscontro, grazie al web e a Facebook e hanno aderito circa 300 tra pittori e illustratori emergenti e affermati. Nello scorso luglio sono stati selezionati i trenta autori vincenti e la mostra è stata inaugurata a Pescia, proprio presso il Museo Collodi.
La collettiva è diventata ora una mostra itinerante che ha come scopo quello di promuovere, sul territorio italiano, i trenta capolavori esposti, oltre che di far conoscere alle diverse realtà locali nuovi nomi dell'arte italiana. Tra le opere esposte si possono ammirare le tele naif di Paolo Novelli, il tratto oscuro e visionario del maestro Colombotto Rosso e il tratto evocativo di De Agostini, tre grossi artisti del panorama nazionale. Spiccano, inoltre, lo stile deciso e onirico di Valentina Brostean e le tele vivaci e ammiccanti di Luca Stella, giovane illustratore veneto.
All'inaugurazione è stato presentato in anteprima il libro per bambini "Il mio pinocchio", scritto e finemente illustrato da Luca Stella. Il libro,che narra la storia di Pinocchio raccontata in quartine, con un esplicito richiamo alla filastrocca tradizionale, è disponibile all'acquisto nell'area shop della mostra.
In tutta oggettività è impossibile trovare un solo quadro preferito tra le opere esposte, in quanto gli stili, i formati e i materiali sono così lontani e differenti tra loro che non sono minimamente comparabili. Ogni opera è una piccola epifania che ci riporta alla mente episodi pinocchieschi sopiti e nascosti nella memoria di adulti. Impossibile non sorridere davanti ai ritratti fumettosi del Gatto e la Volpe, così come non si può provare empatia per Geppetto o per la Fata Turchina.
I visitatori della mostra appartengono a ogni età e ceto sociale, spesso sono famiglie intere che si ritrovano unite davanti a una favola che ha unito più generazioni nel medesimo sogno.