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Villa Giulia e le Lanterne Magiche di Kircher
Ogni ultima domenica del mese il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia si apre ad una notte dedicata ad uno dei Cinque Sensi+1. Questa passeggiata fra gli affreschi cinquecenteschi conduce alle sale dove i reperti dell'Etruria meridionale sono sapientemente custoditi, nella villa che Giulio III fece erigere grazie a tre architetti di fama: Giorgio Vasari, Jacopo Barozzi da Vignola e lo scultore e architetto fiorentino Bartolomeo Ammannati. La serata del 26 ottobre, dedicata alla Vista, si è inoltrata tra i segreti dell'invenzione del cinema e delle sue Lanterne Magiche.
Le numerose visite guidate a cura degli Archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale, hanno condotto i visitatori tra i parallepipedi luminosi che proiettavano le immagini in stanze buie predisposte alla visione dello scorrimento di queste “figurine” attraverso cui scorreva un fascio di luce per imprimere l'immagine sulla parete. La mostra è a cura della Cineteca Lucana di Oppido Lucano che, con oltre 600 macchine da proiezione; 9000 vetrini da collezione dipinti a mano e risalenti a '700 e '800, decine di migliaia di pellicole, e molto altro provenienti da fondi isitituzionali come quello del Centre Saint-Louis de France, o quello dell'Ambasciata di Romania, o di eccezionali privati come Cecchi Gori e Silvano Agosti e molti altri, si pone alla stregua di un nuovo Museo del Cinema in forma di archivio, patrimonio e biblioteca insieme. A Villa Giulia vi sono in esposizione dei pezzi molto interessanti che vanno dalle lastre per proiezioni fantasmagoriche, che fanno leva sulle paure inconsce e radicate sui fantasmi, o le danze macabre, fino a splendidi paesaggi urbani ed extraurbani come la Veduta d'ottica di San Pietro, creazione detta del “Mondo Nuovo”, retroilluminato per permettere la visione anche di giorno, al contrario della lanterna magica, le cui proiezioni erano visibili solo al buio.
La visita dedicata alle Lanterne magiche e presentata da Francesca Licordari, parte proprio da Athanasius Kircher (1602-1680) ed il suo trattato in proposito pubblicato tra 1645 e 1646: “Ars Magna Lucis et umbrae in mundo”, incentrato sulle Lanterne magiche et similia, Kircher vi spiega anche il significato delle Tavole sciateriche, un'invenzione gnomonica – per determinare la traiettoria del sole sull'orizzonte -: uno strumento didattico che rappresenta un sincretismo di elementi astronomici, astrologici e gnomonici. Kircher elaborò per lungo tempo le sue teorie all'interno del Collegio Romano, dove fonda nel 1651 il Museo a lui intitolato ed oggi all'interno della parte dello stabile riservata al Liceo Visconti, lasciandovi in eredità le sue collezioni, poi smembrate nel 1870 fra l’attuale Museo Pigorini ed i musei universitari della Sapienza. Al Visconti rimane buona parte del suo fondo e la Wunderkammer (la camera delle meraviglie che conteneva oggetti di tutti i tipi ma di serie eccezionali) all'ultimo piano del palazzo.
Nominate anche da Victor Hugo in Les Misérables, le Lanterne magiche non sono solo un intrattenimento, ma concorrono anche alla visione di eventi storici, come la grande emigrazione dalla Savoia per poter lavorare in Francia e che portava appunto ambulanti con le loro Lanterne magiche ad illuminare la visione di un Mondo, irreparabilmente Nuovo, grazie all'invenzione ottica che aprì la strada al cinema ed ai suoi 24 fotogrammi al secondo.