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X-Files, continua la nostalgia canaglia
Dal 29 gennaio è tornato su Sky X-Files, con un'undicesima stagione di dieci episodi realizzata dopo il successo forse non del tutto a sorpresa di due anni fa, in onda negli States già dall'inizio di gennaio.
Per cui ecco di nuovo le avventure degli agenti Mulder e Scully, dopo il finale al cardiopalma dei sei episodi della serie precedente, che hanno riaperto tutti i giochi, presentando i due eroi ormai non più giovanissimi, non più una coppia come erano diventati alla fine della nona stagione nel 2002, nell'episodio The truth e nel non eccelso film I want to believe, accomunati dal ricordo del figlio perduto William e alle prese con nuovi complotti, ma anche con la resurrezione dell'Uomo che fuma e con il tradimento dell'antica amica e alleata Monica Reyes, passata per oscuri motivi dalla parte della loro nemesi.
Nei nuovi episodi si scopriranno nuove piste, a cominciare da una prima, sconcertante verità che riguarda i fatti raccontati nell'ultimo episodio, ma anche finalmente sulla sorte di William ma anche sul modo in cui è stato possibile il suo concepimento da parte di una donna che era stata dichiarata sterile.
Non mancano episodi stand alone, i famosi MOTW, con toni vari, seri ma anche divertenti, in attesa di arrivare ad una possibile conclusione, anche se Chris Carter ha detto chiaramente che una serie così non può avere una fine. Uno degli argomenti di cui si tratta è anche la lotta alle fake news, di grande attualità, per controbattere i maniaci del complottismo che non sanno distinguere la differenza tra realtà e fantasia.
Dobbiamo aspettarci una dodicesima stagione di una serie che ha saputo sfruttare in pieno un effetto nostalgia canaglia recuperando due vecchi eroi mai dimenticati? Per ora, conviene godersi questi nuovi episodi, fino all'ultimo che sarà di nuovo legato alla mitologia.
Per il resto, occorre dire che la nemesi Uomo che fuma sarà anche immortale e pronto a tornare anche dopo che un missile l'aveva colpito in pieno nelle rovine di una città, Anasazi, ma Wiliam B. Davis non lo è e sembra intenzionato a lasciare per motivi di salute, e non c'è nessun nemico al momento pronto a sostituirlo, visto che Alex Krycek, interpretato da Nicholas Lea, non è stato fatto resuscitare e Marita Covarrubbias, la bionda Laurie Holden, per ora non sembra dover tornare.
Inoltre, mentre nell'ormai lontano 2000 era stato David Duchovny a non voler più saperne di Mulder (salvo poi tornare sui suoi passi), ora è Gillian Anderson, ormai inglese d'adozione, ad aver detto basta e ad aver fatto sapere che questa per lei è davvero l'ultima volta che farà Scully. Si parla di possibili nuove stagioni incentrate sul personaggio di William, un adolescente che potrebbe allargare il target di una serie che è seguita per lo più da un pubblico di trenta e quarantenni e oltre, i giovani degli anni Novanta.
Per ora però queste sono speculazioni. Nessuno, nemmeno i fan più accaniti, vuole vedere Mulder e Scully andare in pensione, ma dire addio ai proprio beniamini, che ti hanno accompagnato per una fetta lunghissima della tua vita, è comunque sempre duro. Ma a volte è inevitabile.