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X-Files. Il ritorno sotterraneo di un mito sci-fi
Sembrava impossibile fino a qualche tempo fa, ma quasi quattordici anni dopo la fine della serie regolare e oltre sette anni dopo il secondo e deludente film, gli agenti Mulder e Scully sono tornati in tv con una nuova miniserie di sei episodi di The X-Files, invecchiati, un po' amareggiati dalla vita, ma sempre loro.
Nelle ultime stagioni della serie c'era stata un po' di stanchezza, soprattutto negli episodi mitologici e il secondo film, I want to believe non era stato propriamente ben accolto anche per tanti suoi difetti, ma la miniserie è andata oltre ogni rosea aspettativa, conquistando vaste platee in tutto il mondo, diventando oggetto di approfondimenti come fenomeno di costume, coinvolgendo fan vecchi e nuovi sui social network che quindici anni fa non c'erano (ci si accontentava di siti, fanfiction, mailing list e newsgroup) e creando di nuovo passione e interesse, perché la verità sarà là fuori ma il fandom è qui.
Una scommessa vinta, quindi, ambientata in una realtà molto simile alla nostra, dove trovano spazio gli attentati terroristi e i complotti di Wikileaks, con sei episodi di cui il primo e l'ultimo riprendono la mitologia con nuovi spunti tra alieni e esperimenti, e gli altri quattro tra manipolazioni genetiche, lucertole mannare, giustizieri senza fissa dimora, integralisti di vario colore.
Certo, il vicedirettore Walter Skinner non ha avuto lo spazio che avrebbe meritato, certo,in molti si chiedono come ha fatto l'Uomo che fuma a sopravvivere al razzo che gli era arrivato addosso nel vecchio finale di serie The truth, certo non è piaciuto il voltafaccia di un personaggio positivo come Monica Reyes (ma la sua interprete, Annabeth Gish, se la cava meglio quando fa la cattiva), certo manca Krycek, ma alla fine è stato bello ritrovare due vecchi amici come Mulder e Scully.
Invecchiati, legati al ricordo del loro figlio perduto e mai ritrovato, non più insieme come innamorati ma sempre insieme a indagare e non solo, forse più cinici, pronti a divertire e a commuovere, e questo è stato davvero molto bello.
Tutto finito? Beh, il finale di questa decima stagione è a dir poco aperto e inquietante, il successo c'è stato, tutti chiedono nuove storie e i due nuovi agenti, Miller e Einstein, non potrebbero comunque soppiantare Mulder e Scully. Tutto sta a mettere insieme gli impegni di David Duchovny e Gillian Anderson, che non sono diventati due divi, ma che sono due professionisti impegnati in cinema, tv, teatro, tra gli States e l'Europa. I fan aspettano fiduciosi, perché hanno scoperto che là fuori c'è ancora molto da scoprire e a cui appassionarsi. E in questo mondo di serie tv in cui ultimamente sono prevalsi personaggi cinici e ambigui, avere due protagonisti come Mulder e Scully, imperfetti ma eroi, fa bene allo spirito.