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XIII° Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra Il tragico Saul di Händel
L'inaugurazione della XIII edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, organizzato dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, si è svolta il 22 ottobre 2014 nella splendida Basilica di Santa Maria sopra Minerva, fastosa ambientazione per, la più che rara, esecuzione, a Roma, del Saul di Georg Friedrich Händel. Doris Hagel ha diretto la Capella Weilburgensis e il coro della Kantorei Schlosskirche Weilburg.
La Fondazione Pro Musica e Arte Sacra ha deciso di dedicare questa edizione alla beatificazione di papa Paolo VI. La lotta sostenuta da Händel per l'affermazione dell'opera a Londra ebbe vicissitudini altalenanti conclusesi con una sostanziale sconfitta, dovuta a vari fattori: la presenza di un pubblico borghese che non aveva le basi classiche di quello aristocratico, che tra l'altro era diviso per ragioni politiche, tra sostenere un re di origine tedesca e opporvisi, situazione aggravata dall'origine sassone del musicista e ulteriore e non ultima causa, la non conoscenza della lingua italiana.
Dopo le avversità incontrate con l'opera e i ripetuti fallimenti il musicista sassone ritornò all'oratorio in lingua inglese, favorito dall'inizio della preziosa collaborazione con Charles Jennens (1700-1773), un uomo facoltoso che aveva ambizioni letterarie e dedicava loro tempo e denaro, ammirava Händel ed era suo amico prima di diventare il suo librettista per gli oratori. In percedenza il compositore aveva composto Esther (1732), Deborah (1733) e Athalia (1733) tutti e tre definiti oratorio o dramma sacro, così è definito anche Saul.
Il libretto, che Jennens trasse dalla Bibbia (1 Sam. 15 – 2 Sam. 5), è un vero e proprio dramma tragico che ha al centro la figura di Saul, un personaggio affascinante, che aveva già attirato l'attenzione di altri musicisti, tra i quali Carissimi. Il merito che va riconosciuto al librettista è nell'abilità dell'ideazione delle scene, nella tensione drammatica e nel tratteggiare i personaggi. Saul potrebbe benissimo essere rappresentato teatralmente per come è stato creato, le diverse scene si prestano perfettamente, tra celebrazioni di vittoria, feste, scontri tra i personaggi, due tentativi di omicidio, evocazione del fantasma di Samuele, corteo funebre, scena d'amore; la religione fa da sfondo ma al centro del dramma ci sono l'uomo e le sue passioni.
Non è strano che Händel, che prediligeva l'opera, sensibile e abile nel far vivere con la sua musica drammi e moti dell'anima, sia stato attratto dal testo di Jennens. La musica fu composta in tre fasi tra tra il 23 luglio e il 27 settembre 1738, l'oratorio fu eseguito la prima volta al King's Theatre il 16 gennaio 1739 ed ebbe una tiepida accoglienza mentre ebbe grande successo a Dublino due anni dopo.L'apertura è grandiosa e affidata a una sinfonia in cui ci sono interventi solistici dei singoli strumenti come l'oboe e l'organo, che in un'altra delle sinfonie in partitura (58) duetta con l'orchestra, come in un concerto. Ci sono anche altre sinfonie che separano le scene e sono introduzioni a particolari eventi come la festa o la drammatica e intensa marcia funebre.
La composizione dell'orchestra è particolarmente ricca e prevede fatto insolito e unico tra gli oratori di Händel anche i tromboni. Le parti corali non sono così ampie come il successivo Israel in Egypt, ma sono ugualmente molto impegnative, il coro partecipa all'azione come nel trionfale epinicio iniziale per la vittoria sui Filistei, ma gli è anche affidato il commento degli avvenimenti. La parte vocale sebbene non così virtuosistica come nelle opere è impegnativa per i diversi personaggi, ci sono rare arie con il da capo come le arie iniziali di di Michal e David, ma nella maggior parte di casi non è previsto, cosa che imprime maggiore dinamicità all'azione.
In molte arie vi è la presenza dello strumento obbligato come il flauto nell'aria di Michal (28) o la tiorba nell'intenso lamento di David per la morte di Jonathan, in questo caso, riteniamo per motivi di acustica, il direttore ha deciso di raddoppiarla con il cymbalon. Oltre al recitativo normale c'è quello accompagnato che sottolinea drammaticamente gli stati d'animo e i conflitti interiori dei personaggi, solo due i duetti quelli tra Michal e David
L'orchestra della Capella Weilburgensis ha fornito una buona prova e così il coro della Kantorei Schlosskirche Weilburg sotto l'esperta direzione di Doris Hagel, attenta a evidenziare tutte le sfaccettature dei personaggi. La compagnia di canto, abbastanza omogenea e affiatata, ha offerto una buona interpretazione vocale e drammatica, spiccavano tra loro i due soprani: Mechthild Bach (Merab) e Monika Mauch, (Michal) entrambe dotate, non solo di un'ottima tecnica e dizione, ma anche di un bel timbro vocale morbido e inoltre molto espressive nell'interpretare i loro personaggi. Molti applausi sono stati tributati a tutti gli interpreti.