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Larmes de coquillage
Ariana Papademetropoulos
Photo Livia Bidoli
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La stagione concertistica della IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti) presso l'Aula Magna della Sapienza di Roma ha ripreso il suo corso sabato 18 gennaio 2025 con un evento d'eccezione: l'esibizione del pianista russo Mikhail Pletnev. Questo appuntamento, che si colloca nell'ambito della programmazione dell'ottantesima stagione, ha saputo coniugare raffinatezza musicale e profondità interpretativa, lasciando il folto pubblico entusiasta e pienamente appagato.
Riavvolgiamo rapidamente il nastro. Di Ciao bambino avevamo sentito parlare una prima volta in occasione dell'ultima Festa del Cinema di Roma, allorché la giuria presieduta dalla regista e sceneggiatrice Francesca Comencini ivi affiancata dalla produttrice, compositrice e scrittrice Kaili Peng e dall'attore Antoine Reinartz, pescando fra i titoli delle sezioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public aveva stabilito per il Premio Miglior Opera Prima un ex aequo tra il film cinese Bound in heaven firmato da Huo Xin (sezione Progressive Cinema) e, per l'appunto, Ciao bambino di Edgardo Pistone (sezione Freestyle).
Il Complesso Museale di Santa Maria della Scala dal 17 ottobre al 30 marzo 2025 ospita la mostra Costellazioni. Arte italiana 1915-1960 dalle Collezioni Banca Monte dei Paschi di Siena e Cesare Brandi, a cura del Prof. Luca Quattrocchi, Ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Siena.
In occasione del 125°anniversario della prima assoluta di Tosca, capolavoro di Puccini, avvenuta al Teatro Costanzi il 14 gennaio 1900, l’Opera di Roma l’ha proposta nella messinscena originale. Lo spettacolo ha riscosso un incondizionato e incandescente successo nella seconda recita del 16 gennaio scorso. Il numeroso pubblico, che gremiva la sala, ha lungamente applaudito con una vibrante ovazione gli interpreti tra cui spiccavano: Saioa Hernández, Tosca, Gregory Kunde, Cavaradossi, e il direttore Michele Mariotti.
Il test sperimentale è un avvincente romanzo di fantascienza, che, come tutti i rispettabili testi di questo genere, è un bel pretesto per parlare della società in cui viviamo. Come si può costruttivamente criticare il nostro mondo? Certamente facendo dell’ironia: in questa intrigante storia la critica è mitigata da un fresco umorismo che diletta il lettore per 300 pagine.
Ariana Papademetropoulos
Photo Livia Bidoli