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1 milione di persone urla "Dimettiti Berlusconi"
Più di un milione di persone si è snodato per il No B-Day dalle 15 da Piazza della Repubblica fino a San Giovanni in Laterano: la piazza era già piena quando a Via Merulana ancora sfilavano in massa. Il corteo viola apartitico e partito e organizzato tramite Internet si è mostrato in tutte le sue forze: giovani e spurie, soprattutto trasparenti e chiare nelle parole. "Berlusconi dimettiti" è il grido della società civile.
Nonostante la prima strettoia per cui è passata la manifestazione, ovvero Via Massimo D'Azeglio, una viuzza di Termini piena di macchine e ciclomotori (che dovevano essere invece spostati per legge) che abbiamo impiegato un'oretta almeno per attraversare, aspettandone un'altra per osservare almeno una terza parte del corteo e fare delle foto, nessun incidente, nessun tafferuglio, nessun bene privato danneggiato.
Via Massimo D'Azeglio è stretta e piccola e termina in Via Giovanni Amendola: questo percorso è stato obbligato per i manifestanti che si sono mantenuti sicuri e tranquilli ed hanno proceduto senza rispondere alle provocazioni anche degli infiltrati di Casa Pound (la sede si trova lì vicino in Via Emanuele Filiberto) e Forza Nuova. Questo dovrebbe insegnare che non si può manipolare facilmente tanti precari e disouccupati, studenti e gente del mondo civile che comunque si informano ed hanno studiato, e che non basterà di certo la televisione ad annichilire. Ho visto sui cartelli rappresentati molti di coloro che, precari, e nonostante titoli e competenze, sono stati esclusi ingiustamente da incarichi dati per raccomandazione e non per diritto. Questo significa anche la classe politica odierna.
Di fatto questa manifestazione, dall'inizio alla fine, è stata spontanea ed ha visto la partecipazione del Premio Nobel Dario Fo e Franca Rame, di Antonio Di Pietro, di Rosy Bindi, di Ignazio Marino, Dario Franceschini e del regista Mario Monicelli tra gli altri. Nichi Vendola ha proposto di organizzare, come per la stampa il 3 ottobre, un'altra grande manifestazione in difesa della Costituzione Italiana.
Fra i partiti politici che hanno aderito: Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà, Verdi. In maggioranza le bandiere rosse e di Italia dei Valori: grande assente il PD per l'adesione ufficiale, mentre spontaneamente hanno partecipato i membri citati sopra.
Nonostante la richiesta negata a Bianca Berlinguer direttrice del TG3 di fare la diretta spostata al TGRAINEWS24, la manifestazione ha avuto il supporto di tanta stampa, a cominciare da L'Unità, Il Fatto Quotidiano, Liberazione, Il Manifesto, Micromega e molti altri.
Livia Bidoli
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