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Assocaizione Stampa Romana apre uno spazio per la Libertà d'Informazione
L'Assocaizione Stampa Romana apre la Bacheca della Libertà d'Informazione. Una bacheca dove tutti possono appendere il loro post-it per la libertà di informazione. A partire da oggi l’Associazione Stampa Romana dà vita a uno spazio virtuale (www.stamparomana.it) che si chiama “Bacheca della libertà di informazione”. Un luogo aperto a tutti: ai colleghi, ai cittadini, alle forze politiche di ogni orientamento, ai sindacati e alle associazioni. Vi si potranno pubblicare brevi messaggi, annunciare iniziative, denunciare violazioni del diritto a essere informati, segnalare censure o notizie non date.
“Il nostro in bocca al lupo a Santoro e a Raiperunanotte – afferma il segretario di Stampa Romana, Paolo Butturini – ma come lui stesso ha onestamente dichiarato, l’appuntamento di domani sera non può essere lo show di un grande giornalista televisivo. Deve essere l’inizio di una ampia mobilitazione che, giorno per giorno, azione per azione, rimetta al centro della discussione la questione di una libertà negata: quella dell’informazione. Ci sono colleghi che quotidianamente, nelle grandi ma soprattutto nelle medio e piccole testate, fra i morsi di una crisi costata centinaia di posti di lavoro, tengono dritta la schiena, si oppongono a piccole o gigantesche prepotenze, a dilaganti conformismi quando non a vere e proprie censure. Colleghi che ogni giorno fanno il loro dovere magari, come accade nelle zone ad alta densità mafiosa, rischiando persino l’incolumità fisica per fare una cosa molto semplice: informare. A loro e ai nostri unici editori di riferimento, i cittadini italiani, Stampa Romana offre uno spazio virtuale che abbiamo voluto anche graficamente rappresentare come una bacheca alla quale appendere un post-it. Saranno messaggi mandati a chi dovrebbe tutelare un diritto fondamentale sancito dall’articolo 21 della Costituzione e fa di tutto per affossarlo, a chi subordina a meschini interessi di bottega un obbligo che dovrebbe essere scritto nel Dna di un giornalista, a chi, in tutti questi anni, ha sottovalutato il conflitto di interessi, a chi, infine, pena che la libertà di informazione sia il tessuto connettivo di una vera democrazia”.