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Bahrami e Bychkov a Santa Cecilia
Nuovi interessanti appuntamenti sono proposti dall'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, si comincia venerdì 6 maggio 2011 con Ramin Bahrami al pianoforte per la Stagione da Camera per proseguire in quella Sinfonica con Semyon Bychkov che dirigerà nei due prossimi turni di abbonamento.
“Frequenta Bach, non ti lascerà mai solo”. Così gli scriveva dal carcere suo padre, ucciso dai pasdaran. Il destinatario della lettera è Ramin Bahrami, pianista tra i massimi interpreti bachiani che venerdì 6 aprile alla Sala Sinopoli consegnerà al pubblico una magistrale interpretazione di quel monumento musicale che sono le Variazioni Goldberg.
Per il musicista iraniano Bach è al primo posto, nella musica di tutti i secoli. «Ha scritto la musica più bella al mondo" - dice -. Lo stesso Goethe ha definito le note di Bach “un dialogo del signore con se stesso prima della creazione”, e Bach mi ha salvato la vita»
Quello di Semyon Bychkov con Santa Cecilia è un legame storico che quest’anno si rinsalda con una doppia presenza nella corrente Stagione del maestro russo naturalizzato americano, marito dell’altrettanto celebre pianista Marielle Lebéque.
Infatti, Bychkov sabato 7 maggio (Sala Santa Cecilia ore 18; repliche lunedì 9 ore 21, martedì 10 ore 19.30) salirà sul podio dell’Orchestra dell’Accademia per dirigere di Robert Schumann l’Ouverture, Scherzo e Finale e il Concerto per violoncello in la minore op. 129, e nella seconda parte, la Sinfonia n. 1 di Brahms. Invece la settimana successiva, ovvero sabato 14 (repliche lunedì 16 e martedì 17) sempre alla testa dell’Orchestra e del Coro ceciliani, Bychkov leverà la bacchetta sul bellissimo War Requiem di Britten.
Una prestigiosa presenza al concerto del 7 maggio (e alle repliche) sarà quella di Gautier Capuçon, giovane ma indiscusso virtuoso dell’archetto che grazie alle eccellenti doti interpretative metterà in luce la fluidità delle linee melodiche e le trasparenze della scrittura schumanniana del Concerto per violoncello.