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Giornata della Memoria, Se questo è un uomo
Nella settimana in cui ricorre la Giornata della Memoria, l’Accademia Filarmonica Romana partecipa alle iniziative della capitale per ricordare la tragedia della Shoah e propone due importanti iniziative al Teatro Tor Bella Monaca e alla Sala Casella.
Nel giorno specifico della ricorrenza, giovedì 27 gennaio 2011, alle ore 21 al Teatro Tor Bella Monaca il Quartetto per la fine del tempo di Olivier Messiaen viene presentato come concerto-racconto per pianoforte, violino, violoncello, clarinetto affidato al Trio Modigliani, al clarinettista Federico Paci e a Sandro Cappelletto voce narrante cui è affidata la drammaturgia dello spettacolo che inizia citando i primi versi di Se questo è un uomo di Primo Levi.
Realizzata con il patrocinio delle Ambasciate di Francia e della Repubblica Federale di Germania e dell’Istituto Polacco di Roma, la serata (di cui nella stessa giornata saranno realizzate due matinée alla Sala Casella riservate alle scuole) è dedicata a una delle pagine del Novecento musicale più legate alla tragedia dell’Olocausto.
È lo stesso Messiaen che ne ha raccontato la genesi: “Questo Quartetto è stato creato per la prima volta nella Baracca 27 b dello Stalag di Goerlitz, in Slesia, dove ero stato portato dai nazisti. Oggi, la città è per metà territorio tedesco, per l’altra metà polacco: un fiume la divide e la unisce. Era il 15 gennaio 1941, faceva un freddo atroce, il campo era sepolto dalla neve. Eravamo trentamila prigionieri di guerra, per la maggior parte francesi, con dei polacchi, dei belgi, e dei serbi. Poi arriveranno gli inglesi, i russi, gli italiani. Tutti lì rinchiusi, prigionieri, umiliati ogni giorno . Avevo bisogno di pensare alla musica, di farla, per sentirmi vivo. Sono partito da un’immagine molto amata, quella dell’Angelo che annuncia la fine del Tempo. L’Abisso è il tempo, con le sue tristezze, con le sue stanchezze. Gli uccelli sono il contrario del tempo, sono il nostro desiderio di luce, di stelle, di arcobaleni, di vocalizzi giubilanti. Una raccomandazione ai musicisti: non temete tutto ciò che rende un’interpretazione viva, sensibile. Suonate pieni di fantasia ”.
Domenica 30 gennaio alle ore 18 la Filarmonica si sposta nella sua sede della Sala Casella, in via Flaminia 118, per ospitare il secondo appuntamento legato alle iniziative per la Giornata della Memoria: “Gli alberelli di Kazimierz. Canzoni del quartiere ebraico di Cracovia” per rivivere le atmosfere di Kazimierz, quartiere ebraico di Cracovia, e del mondo degli Ebrei di tante altre città in Polonia, cancellati dalla storia con la voce di Marta Bizon, accompagnata al pianoforte da Olek Brzezinski; conduce Valentina Lo Surdo. Sarà una serata dedicata a Leopold Kozlowski, considerato “l’ultimo klezmer della Galizia”, compositore, musicista, arrangiatore, erede delle secolari tradizioni musicali e autore canzoni presentate per questa occasione..
Il concerto si avvale della collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e con il patrocinio dell’Assessorato alle politiche Culturali e della Comunicazione, Centro di Cultura Ebraica, Fondazione Museo della Shoah.
Biglietti:
27/1 [Tor Bella Monaca] € 10,00 intero, € 5,00 ridotto (possessori Carta Bibliocard, under 26 e over 65); € 2,00 ridotto per bambini fino alla quinta elementare.
30/1 [Sala Casella] posto unico € 1.
Info: 06-3201752 www.filarmonicaromana.org