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Istituzione Universitaria dei Concerti. Gabriele Carcano
Martedì 5 febbraio 2013 alle 20.30 suona alla IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti il pianista Gabriele Carcano, che torna nell'Aula Magna della Sapienza dopo il sensazionale successo ottenuto tre anni fa, quando, chiamato per una sostituzione di emergenza, stupì per la maturità con cui, a soli ventiquattro anni, interpretò un difficile programma interamente beethoveniano.
Torna anche questa volta con Ludwig van Beethoven (la Sonata "La Tempesta") ma gli accosta anche altri autori e offre così un'immagine completa delle sue qualità d'interprete, spaziando dalle inesauribili invenzioni barocche di Domenico Scarlatti (le tre Sonate K1, K197, K492) alle fantasie romantiche di Robert Schumann (Davidsbündlertänze op. 6) e alla modernità di Luciano Berio (5 Variazioni).
Nato a Torino nel 1985 e diplomatosi al Conservatorio della sua città a soli 17 anni, Gabriele Carcano si è poi perfezionato al Conservatoire National Supérieur de Musique, di Parigi col grande Aldo Ciccolini. Negli ultimi tre anni, dopo il suo ultimo concerto romano, ha ottenuto nuovi riconoscimenti, tra cui la vittoria dell'ambito Borletti Buitoni Trust Fellowship, che lo ha inserito tra i giovani talenti più in vista della scena musicale internazionale, facendogli ottenendo un immediato invito da parte di Mitsuko Uchida al festival di Marlboro, il più prestigioso festival americano di musica da camera, dove da allora è tornato tutti gli anni.
Appena poche settimane fa ha debuttato, durante una tournée in Germania, nella prestigiosa Herkulessaal di Monaco di Baviera, suscitando l'entusiasmo sia del pubblico sia della critica, che ha scritto di lui: "Alta precisione, bella gradazione della dinamica, eleganza, accenti di buon gusto, pedale misurato" (Suddeusche Zeitung).
Ad aprire il concerto sarà Domenico Scarlatti, con le Sonate K1, K197 e K492, tre delle sue 555 composizioni di questo genere, che sono un inesauribile scrigno di gemme musicali scintillanti, lavorate con infinita fantasia e gusto impeccabile.
Con un salto di duecento anni si passa alle 5 Variazioni di Luciano Berio: quest'opera giovanile (composta nel 1952/53 e rivista nel 1966) rappresenta uno dei primi importanti contributi all'utilizzazione del pianoforte nel nuovo campo delle ricerche musicali dell'avanguardia del dopoguerra.
La prima parte si chiude con Davidsbündlertänze op. 6, una delle più belle creazioni del più profondamente romantico dei musicisti romantici, Robert Schumann, che qui dà libero sfogo alla libertà dagli schema e dalle regole che imbrigliavano la musica, in aperta sfida ai "filistei", come chiamava chi non era investito dal fuoco della nuova arte romantica.
Dopo la pausa, la seconda parte è interamente dedicata alla Sonata in re minore op. 31 n. 2 "La Tempesta", una delle prime opere scritte dal poco più che trentenne Ludwig van Beethoven in quello "stile totalmente nuovo" che lo avrebbe imposto ai contemporanei e ai posteri come un genio, dopo il cui passaggio la musica non sarebbe più stata la stessa. A chi gli chiedeva il significato di questa sua sonata, Beethoven avrebbe risposto: "Leggete La Tempesta di Shakespeare!", e da qui deriva il titolo con cui da allora è nota questa celebre opera.
Martedì 5 febbraio 2013, ore 20.30
Aula Magna – Sapienza Università di Roma
Piazzale Aldo Moro 5 - Roma
Gabriele Carcano pianoforte
D. Scarlatti 3 Sonate (K1, K197, K492)
L. Berio 5 Variazioni (1952-53 / 1966)
L. van Beethoven Sonata in re minore op. 31 n. 2 «La Tempesta»
R. Schumann Davidsbündlertänze op. 6
BIGLIETTI: Interi: da 16 euro a 20 euro (ridotti da 12 euro a 15 euro), Giovani (under 30): 8 euroBambini (under 14): 4 euro
INFO per il pubblico: tel. 06 3610051-www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it