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L’accoglienza sulla via Francigena: l’innovazione di Formello
La Tavola Rotonda che si è tenuta giovedì 13 febbraio 2014 è stata un momento di riflessione costruttiva su come sta evolvendo il “sistema accoglienza e ospitalità” lungo la Via Francigena, antico itinerario di pellegrinaggio che, intorno all’anno Mille, diventò il percorso che attraversava l’intera Europa centrale per condurre i pellegrini a Roma, e poi oltre, fino a Gerusalemme, e su quali sono le esigenze del pellegrino moderno.
In occasione dell’incontro, il Comune di Formello ha presentato “MANSIO, l'accoglienza per il turismo consapevole”, un esempio innovativo di accoglienza lungo la Via Francigena e di promozione del territorio delle Terre di Veio, reso possibile grazie al supporto di Regione Lazio - Assessorato per lo Sviluppo Economico e le Attività produttive, e alla cui progettazione e realizzazione hanno partecipato rispettivamente l’Associazione Civita e il Consorzio Stabile Glossa.
La Via Francigena, dichiarata nel 2004 “Grande Itinerario Culturale” dal Consiglio d’Europa, sta diventando sempre più un itinerario non solo del turismo religioso, ma anche di tutti coloro che cercano un modo diverso di viaggiare: quello dell’incedere lento, nella natura, fuori dalle grandi arterie del traffico e dalle rotte consuete del turismo di massa. Un itinerario, quindi, per un “turismo consapevole” che si aspetta molto, non certo in termini di lusso, bensì in termini di qualità dell’ospitalità e dell’informazione.
Ecco perché è sempre più importante definire nuovi modelli di qualità dell’accoglienza pellegrina. Il Comune di Formello, antico borgo e porta di accesso a Roma lungo Via Francigena, e il suo Sindaco Sergio Celestino si sono mossi in questa direzione, promuovendo con forza una iniziativa che, secondo una concezione moderna dell’accoglienza, da una parte pone al centro dell’attenzione il pellegrino e il viaggiatore che si avventurano lungo il cammino, offrendo loro ospitalità e servizi e, al contempo, la possibilità di condividere la propria esperienza con altri, e dall’altra valorizza i “tesori” culturali e paesaggistici dell’Agro Veientano in cui lo stesso territorio comunale ricade.
Rilanciare il patrimonio artistico, culturale e monumentale dei piccoli centri della Provincia è, d’altra parte, uno fra gli obiettivi perseguiti anche dall’Associazione Civita nel suo ormai pluriennale impegno nei confronti della promozione del turismo culturale, anche attraverso la valorizzazione delle antiche vie di pellegrinaggio e degli itinerari storico-religiosi.
La Mansio di Formello che è stata presentata si inserisce a pieno in questo contesto, proponendosi come nuovo modello di accoglienza lungo la Via e di promozione del territorio. All’interno di Palazzo Chigi, infatti, sono stati realizzati, grazie alla collaborazione del Consorzio Stabile Glossa, alcuni prodotti multimediali (pannelli interattivi) in più lingue che, utilizzando un ricco archivio digitale di informazioni e dati, restituiscono al pellegrino e al turista le informazioni e le notizie relative al patrimonio culturale e paesaggistico del territorio dell’Agro Veientano, e offrono a chi giunge a Formello o pernotta presso l’Ostello della Gioventù "Maripara"- recentemente inaugurato all’ultimo piano del Palazzo - la possibilità di registrare brevi video-messaggi con cui raccontare il cammino intrapreso.
Nella Torre è stato realizzato un “percorso emozionale”, audiovisivo e materico, sulla Via Francigena e Formello. Curato dall’arch. Sandro Polci, sarà periodicamente innovabile, secondo un principio di condivisione creativa.
A completamento dell’offerta, è stato, infine, realizzato un sito web (in italiano, inglese, francese) da cui è possibile accedere, oltre che ai contenuti presenti nei pannelli interattivi, anche alle informazioni su prodotti tipici e produzioni artigianali, e sui servizi presenti sul territorio (strutture ricettive e ristorative, servizi di trasporto pubblico, etc.).
La Mansio di Formello, che verrà inaugurata a breve con un evento, si rivolge da oggi ad un bacino di utenza il più ampio possibile, includendo in esso utenti potenziali e attuali: non solo pellegrini, ma anche turisti, residenti, esperti e studenti. Un esempio, quindi, innovativo di impegno verso gli utenti del territorio al fine di garantire loro l’accoglienza e l’informazione attese e, al contempo, una risposta concreta alle esigenze del pellegrino moderno.