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Mito e Follia nel concerto diretto dal Maestro Francesco La Vecchia
Il Mito e la Follia sono i fili conduttori del prossimo concerto dell’Orchestra Sinfonica di Roma patrocinata dalla Fondazione Roma - Arte – Musei, Direttore Artistico e Musicale Maestro Francesco La Vecchia, domenica 11 novembre alle ore 17:30 e lunedì 12 alle ore 20.30, Auditorium Conciliazione. In programma Ouverture da Demophoon di Luigi Cherubini, Suite dal balletto “La follia d’Orlando” di Goffredo Petrassi e il Concerto per pianoforte n° 2 di Sergej Rachmaninov. Dirige il Maestro Francesco La Vecchia, al pianoforte Roberto Cappello.
Demophoon di Luigi Cherubini (Firenze 1760 – Parigi 1842), su libretto di Jean-François Marmontel, da Metastasio, tragedia lirica in tre atti, debbuttò a Parigi il 2 dicembre 1788.La forza della partitura risiede nella scrittura orchestrale, cui Cherubini annette un peso molto maggiore dei suoi compatrioti contemporanei. Haydn e Gluck agiscono come modelli imprescindibili: lo studio delle sinfonie del primo ispira al compositore una serie di pagine strumentali di grande efficacia, come l’ouverture, i balletti e l’introduzione al secondo atto; i grandi esempi teatrali del secondo lo spronano invece verso quell’ideale di opera ‘sinfonica’ che prevede cori fortemente espressivi e insieme monumentali, nonché un massiccio coinvolgimento dell’orchestra, in competizione con le voci.
Goffredo Petrassi (Zagarolo, 16 luglio 1904 – Roma, 3 marzo 2003) si dedicò più volte a composizioni per il teatro musicale: compose, infatti, le opere Il Cordovano (su testo di Cervantes tradotto da Eugenio Montale) e Morte dell'aria, breve atto unico su libretto dell'amico pittore Toti Scialoja, ed i balletti La follia d'Orlando e Ritratto di Don Chisciotte, nati grazie alla collaborazione con il coreografo Aurel Millos, il quale in seguito creò delle coreografie su altre musiche petrassiane, originariamente destinate all'esecuzione concertistica (Estri e Ottavo concerto per orchestra). La follia d'Orlando balletto in tre quadri con recitativo di baritono, testo di Ludovico Ariosto fu rappresentata per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 12 aprile 1947. L'opera appartiene alla prima maturità di Petrassi.
Il concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in do minore è il più popolare ed eseguito dei quattro concerti per pianoforte del compositore russo Sergej Rachmaninov (Velikij Novgorod, 1º aprile 1873 – Beverly Hills, 28 marzo 1943), nonché uno dei concerti per pianoforte più famosi di sempre. Dopo il clamoroso insuccesso alla prima della Sinfonia n. 1, Rachmaninov cadde in una crisi artistica, decretata anche dalla critica. Affidatosi alle cure del professor Nikolaj Dahl il compositore però si riprese, scrivendo in breve tempo il secondo e terzo movimento del concerto. Lo stesso autore li eseguì alla "Sala della nobiltà" di Mosca il 15 settembre 1900 ottenendo una grandiosa accoglienza del pubblico presente. Rigenerato da questo ritorno sulla scena, ultimò la partitura e la dedicò a Dahl; la prima esecuzione integrale, con i medesimi interpreti della precedente, fu alla Società Filarmonica di Mosca il 27 ottobre 1901.
Auditorium Conciliazione |
Orario botteghino:Dal Martedì al Venerdì: Ore 12.00 - 18.00 | Lunedì: Ore 12.00 - 19.30 | Domenica: Ore 15.30 - 16.30
La Domenica e il Lunedì è possibile acquistare gli abbonamenti fino ad un ora prima del concerto.
Via della Conciliazione, 4 - 00193 Roma
Per Informazioni: Fondazione Arts Academy 06 44252303 | Ticket One 892101
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www.ticketone.it