Opera chiude ed apre con le rinunce ed il “casino” di Berlusconi

Pessima chiusura ed apertura di stagione per il Teatro dell’Opera di Roma: Daniela Dessì e Fabio Armiliato rinunciano a Traviata dal 18 al 31 dicembre 2009 e Daniela Dessì anche al Falstaff di apertura della stagione 2010. Ragioni dipendenti dalla scelta di Zeffirelli che considera Daniela Dessì “non adatta fisicamente” alla parte di Violetta in Traviata.

Gianluigi Gelmetti prende le distanze da Zeffirelli e conferma la prestanza vocale e fisica della Dessì: “Ci uscirei a cena molto volentieri e subito”. Zeffirelli, rievocando la regia di Traviata ad Amburgo con scene “da bordello” ed interpreti “puttane e papponi”, fa un commento politico: “Non ci possiamo stupire visto che Marrazzo (ex Presidente della Regione Lazio) va a trans”.

Controbatto che “Noi abbiamo un Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha un casino a casa sua e per di più in piena crisi istituzionale!”. Zeffirelli risponde concitato che “Non è vero e che lui è una bravissima persona e lei se ne deve andare da qua, non si può permettere di dire queste cose!” E giù ad insulti sempre sulla stessa serie dello spettacolo che criticava. Non c’è che dire: forse era suo. Vengo addirittura strattonata dalla guardia del corpo di Zeffirelli: forse stiamo ritornando alla censura terminata il 25 aprile del 1945 con la libertà di stampa come ha ricordato il giornalista Claudio Listanti di La Voce d’Italia?

La manifestazione per la Libertà di stampa si è svolta il 3 ottobre scorso e presto ce ne sarà un’altra a difesa della Costituzione: l’ultima è stata contro “l’amico di Zeffirelli”, sabato 5 dicembre, con un milione di persone. In viola al No-B Day: un colore non gradito allo spettacolo: probabilmente soprattutto a quelli di pessimo gusto come quello di oggi. Vedermi apostrofare con gli insulti da un novantenne col bastone che dovrebbe lasciare il posto a chi può lavorare, insieme alla sua guardia del corpo che mi minacciava, è stato veramente uno spettacolo penoso, per lui, per la società tutta. Una società che dovrebbe riappropriarsi della dignità dell’educazione, del rispetto di chi dissente, come ricorda la celebre frase di Voltaire che anche gli adolescenti conoscono e che qui è tabula rasa: “Non sono d’accordo con te ma combatterò perché tu possa esprimere la tua opinione”.

Dopo svariati minuti di concitazione (viene tutto ripreso dalle telecamere di RAI1 e spero subito riportato) si prosegue il dibattito con domande da parte di tutti i giornali intervenuti: Il Fatto Quotidiano, Corriere della Sera, Omniroma, Radiotelevisione Serba, La Voce d’Italia. La maggior parte insiste sulle motivazioni della rinuncia della Dessì e Zeffirelli conferma, dopo frasi di circostanza, che “è troppo grassa e non più giovane per il personaggio di Violetta e anche di altri simili.”

Credo che i problemi dell’Opera, della Cultura in generale, siano prima di tutto questi: abbattere la sperequazione iniqua, che può essere fra vecchi che lavorano e giovani che non lavorano, competenze al posto di raccomandazioni, merito al posto di clientelismo. Soprattutto in piena crisi economica ed istituzionale.

(10 dicembre 2009)

Livia Bidoli

A tutti coloro che mi hanno manifestato la loro solidarietà: vi ringrazio e voglio farvi partecipi affinchè tutti capiscano che viviamo in un mondo dove la società civile è possibile. Potete scrivere a me liviabidoli@gothicnetwork.org e darmi l'autorizzazione a pubblicare la vostra lettera o commento oppure lasciare un commento direttamente che sarà pubblicato e rimarrà in homepage. Grazie ancora.

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