Piano B. Orwell la bomba atomica

Il libro appena edito da Piano B Edizioni intitolato Noi e la bomba atomica raccoglie undici scritti di George Orwell - tra cui diversi inediti in lingua italiana - che toccano alcuni dei temi fondamentali dell’autore e giornalista britannico: la guerra, la scienza, la violenza politica e militare nelle società totalitarie, l’ingiustizia sociale e l’ipocrisia di classi politiche disposte a perpetuare il male in nome della conquista e del mantenimento del potere.

L’articolo che dà il titolo a questa antologia fu composto da Orwell nell’ottobre del 1945, poche settimane dopo i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, ed è rimasto nella storia perché è lo scritto in cui Orwell coniò il termine “guerra fredda” - un’espressione tornata attuale in questi giorni - per indicare l’allora nuovo ordine mondiale imposto dall’emergere di pochi superstati sempre più potenti e dai tratti totalitari.

"Un’arma complessa rende il forte sempre più forte, mentre un’arma più semplice dona al debole gli artigli con cui difendersi."

Cinque sono i saggi presenti e mai pubblicati prima in Italia: Che cos’è la scienza; Appunti sparsi; La giornata di un vagabondo; Chi sono i criminali di guerra; I socialisti possono essere felici?. Tutti gli articoli furono composti in un periodo cruciale in cui Orwell produsse alcune delle sue opere più celebri come 1984 e La fattoria degli animali.

Composti prevalentemente tra gli anni Trenta e Quaranta dello scorso secolo, questi articoli sono ancora capaci di illustrare con sconcertante accuratezza, oltre settant’anni più tardi, la nostra stessa attualità: la minaccia della guerra nucleare;  la riduzione di vaste aree del pianeta a un cumulo di rovine su cui pochi, potenti superstati, si contendono l’egemonia totale; l’incapacità delle società scientificamente e tecnologicamente progredite di raggiungere un reale progresso etico;  l’ingiustizia sociale come presupposto e fondamento di guerre e caos.

"Se, come sembra, si tratta di un oggetto raro e costoso, difficile da produrre come una nave da guerra, è più probabile che metta fine alle guerre su larga scala, al costo di prolungare indefinitamente una «pace che non è pace»."
  

Piano B
George Orwell
Noi e la bomba atomica
Saggi e articoli
pp. 112  13