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Piccolo Eliseo. Serata Futurista con Finazzer Flory
Dopo il successo di Londra, dove è stata presentata gran Serata Futurista di e con Massimiliano Finazzer Flory, lo spettacolo dedicato al promotore del manifesto futurista Filippo Tommaso Marinetti debutta a Roma, come anteprima della tournée 2013-14, al Piccolo Eliseo Patroni Griffi il 2 dicembre, ore 20.45 ingresso libero.
Con questo spettacolo “sbrigammo il funerale grottesco della bellezza passatista con la sua muffa, la tisi, il suicidio, le civetterie dell’agonia, l’estetica dell’insuccesso. Con questo spettacolo rappresentiamo una bellezza nuova, uno splendore geometrico che avrà per elementi essenziali l’igienico oblio, la speranza, il desiderio, la forza imbrigliata, l’ubiquità, la concorrenza di energie convergenti in una sola traiettoria vittoriosa”. Così provoca il regista e interprete Massimiliano Finazzer Flory.
GRAN SERATA FUTURISTA
Da Filippo Tommaso Marinetti, Giovanni Papini
regista e interprete Massimiliano Finazzer Flory
coreografie Michela Lucenti
danza Sara Ippolito
musiche di Igor Stravinsky, Alfredo Casella, Ryuichi Sakamoto
costumi della Sartoria Brancato Milano
Con proiezione delle tavole parolibere di F.T. Marinetti e F. Cangiullo.
Durata: 60 minuti e qualche secondo improvvisato…
Lo spettacolo sarà in scena nelle più importanti città italiane: Padova 3 dicembre, Firenze 22 gennaio, Bologna 25 gennaio; Venezia 29 gennaio, Napoli 31 gennaio, Milano, Piccolo Teatro-Teatro Studio, dal 26 febbraio al primo marzo.
Negli USA in occasione della mostra “Futurismo italiano, 1909-1944. Ricostruire l’Universo” al Guggenheim Museum di New York, gran Serata Futurista sarà in tour a partire dal 6 febbraio 2014 a Los Angeles, San Francisco, Houston, Washington, Boston, per concludersi, poi, il 21 febbraio a New York presso il Lincoln Center.
Per informazioni sulla tournée: www.finazzerflory.com
Lo spettacolo è così articolato: regia e interpretazione di Massimiliano Finazzer Flory; coreografie di Michela Lucenti e interprete danza contemporanea Sara Ippolito.
Le musiche rendono omaggio a due compositori: Stravinsky e Sakamoto, uno moderno e uno contemporaneo, entrambi fedeli sostenitori dei valori del Futurismo.
La drammaturgia dello spettacolo comprende passaggi da: Filippo Tommaso Marinetti, Fondazione e Manifesto del Futurismo (1909); Marinetti et AaVv. La pittura futurista. Manifesto tecnico (1910); Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912); Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto dei drammaturghi futuristi (1911); Filippo Tommaso Marinetti, Il Teatro di Varietà (1913); Marinetti, Settimelli, Corra, Il Teatro Futurista Sintetico (1915); Filippo Tommaso Marinetti, Zang Tumb Tuuum (1912); Filippo Tommaso Marinetti, Elogio di Capri. Discorso di Marinetti al primo Convegno del paesaggio, Capri, 9 e 10 luglio 1922; Giovanni Papini, Discorso di Roma e Perché son futurista (L’esperienza futurista 1913-1914; Lacerba 1913); Libero Altomare, Sinfonia Luminosa ne I poeti futuristi (1912).
Le luci dello spettacolo nascono direttamente dalle indicazioni dello scenografo Prampolini, geometrie luministiche e coloristiche con talora immersione del pubblico all’interno della luce ponendo “lo spettatore al centro del quadro”.
I costumi di Finazzer Flory riprendono gli abiti privilegiati da F.T. Marinetti (il frac), accentuando il formalismo dell’epoca in contrapposizione allo spirito anticonformista della serata. La danzatrice indossa, invece, una serie di costumi che vanno dalla tuta da operaio, chiaro riferimento al mondo industriale della macchina, ad aerodinamici vestiti da sera tipici dell’alta borghesia d’allora.