Protesta degli studenti. Roma bloccata il Governo ha paura

Hanno bloccato tutta Roma per non far arrivare gli studenti a Montecitorio: camionette a Piazza Venezia e a Via del Corso, vuota e desolata. Di chi ha paura questo Governo? Di pacifici studenti che manifestano il loro dissenso per i tagli non solo alla cultura ma al Futuro: chi avremo al Governo, i laureati delle università "facili" (non di certo quelle pubbliche!) che vogliono loro? Chi voteremo? Gente che organizza festini ed orge a base di professionsite del sesso e droga a go-go per vecchi che si tengono su solo a base di pilloline blu? Gente che ha amici come Putin e Gheddafi, a capo di due stati dove la libertà d'espressione e la democrazia sono solo un lumicino?

Certamente cosa interessa della cultura a persone che tentano indefessamente di togliere la parola a chiunque manifesti il minimo dissenso e operi con la propria testa? Che essi siano artisti, insegnanti o studenti non fa differenza. In un momento in cui la morale pubblica è scesa al livello più basso tanto che potremmo degnamente festeggiare a luci rosse i nostri 150 anni di Repubblica, e vergognarci di fronte a tutto il mondo per un Governo che fa a gara di corruzione, immoralità, vituperio della cosa pubblica, prima di tutto artistica (cfr. Pompei ed il nuovo crollo della Casa del Moralista, sicuramente un  segno divino, sic!), cosa possiamo aspettarci di peggio?

Io vorrei chiosare quesata mio breve "coccodrillo" (che ha dentro solo un granello della ferocia che si meriterebbero questi qualunquisti!) con le parole di Mario Monicelli, degne di una testa come la sua e di insegnare al prossimo:

"Che non sia la speranza a guidare: la speranza è ciò con cui i padroni tengono al nerbo i sottomessi, che invece sia la rivoluzione la parola concretizzata in questo paese che, a differenza degli altri come la Spagna, la Germania, la Francia, non ne hanno mai avuta una: che sia questa, dolorosamente, a guidare l'Italia fuori da questa incivile sottomissione."

Livia Bidoli, 30.11.2010